Sangiuliano è indagato dalla Procura di Roma
Sangiuliano è indagato per peculato e rivelazione e diffusione di segreto d’ufficio. Dopo la Corte dei conti anche la Procura della Repubblica di Roma ha puntato la propria attenzione sull’ex ministro della cultura. Il fascicolo è stato aperto a seguito dell’ormai noto Bocciagate e riguarda da un lato un approfondimento circa i viaggi sostenuti da Maria Rosaria Boccia per accompagnare Sangiuliano in missioni ed eventi istituzionali e, dall’altro, i dossier relativi all’organizzazione del prossimo G7 della Cultura di cui la donna sostiene di essere in possesso. La quarantunenne di Pompei, nonostante avesse quasi ottenuto la nomina come consigliera del ministro per il Grandi eventi, non rivestiva alcun incarico ufficiale di collaborazione con il dicastero della Cultura. Qualsiasi spesa sostenuta per lei con fondi pubblici o qualsiasi documento ufficiale di cui la Boccia fosse eventualmente entrata in possesso attraverso le strutture ministeriali su indicazione di Sangiuliano, potrebbero quindi rappresentare una grana dai risvolti penali per l’ex titolare della delega di governo alla Cultura. Ecco perché Sangiuliano è indagato, a seguito della denuncia presentata dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra la scorsa settimana, anche se ha sempre sostenuto che nessuna spesa con i fondi del ministero è stata effettuata per l’imprenditrice con la quale aveva una relazione. Maria Rosaria Boccia, invece, pur senza mai dire chiaramente il contrario, da giorni lascia trapelare la suggestione che alcune spese siano state sostenute dal ministero. Sul fronte dei documenti relativi al G7 della Cultura la donna ha invece fin dal primo momento sostenuto di essere in possesso di alcuni documenti, anche particolarmente delicati come quelli relativi agli spostamenti dei ministri stranieri in occasione della tappa al Parco Archeologico di Pompei.
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