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Meloni a Cernobbio: “Il nostro impegno per l’Ucraina. Sangiuliano ha lavorato bene. Boccia? Ho un’idea opposta alla sua sull’essere donna”

di Angelo Vitale -


Al Forum Ambrosetti di Cernobbio un intervento della premier Giorgia Meloni che è stato, come era prevedibile che fosse, non solo incentrato sulle riflessioni e sugli impegni circa il conflitto russo-ucraino ma pure contrassegnato dal caso del ministro dimissionario Gennaro Sangiuliano e dai continui contraccolpi delle rivelazioni di Maria Rosaria Boccia.

All’Ucraina l’Italia garantisce a Cernobbio un sostegno che la premier indica “centrale nell’agenda della nostra presidenza G7′, nonché l’attenzione particolare alla ricostruzione, in vista della Ukraine Recovery Conference da svolgersi nel nostro Paese nel 2025. Con Zelensky, Meloni ha discusso degli ultimi sviluppi della situazione sul terreno e delle più immediate necessità dell’Ucraina in vista dell’inverno, a fronte dei continui attacchi russi contro la popolazione civile e contro le infrastrutture critiche. L’impegno italiano è “a favore della legittima difesa dell’Ucraina e di una pace giusta e duratura”.

“Non credo di dover battibeccare con Maria Rosaria Boccia – ha commentato, riguardo alle parole che Boccia le aveva indirizzato circa “il rispetto dell’essere donna”- . La mia idea su come una donna debba guadagnarsi uno spazio nella società è l’opposto di quella che ha questa persona”.

E ha poi avviato a Cernobbio una lunga riflessione sul caso: “Se qualcuno pensa che situazioni come questa possano servire a indebolire il governo, ciò non accadrà. Cosa è accaduto? Lo ha spiegato bene Andrea Malaguti, direttore de La Stampa. Sono giorni che parliamo della vita privata di un ministro e va da sé che quando se ne parla per giorni la sua vita pubblica è finita. Ed è così. Solo che ci sono due elementi che vanno considerati di questa dichiarazione. Il primo è che il direttore Malaguti conferma che si tratta di una vicenda di vita privata, perché ad oggi il ministro Sangiuliano si è dimesso ma non ci sono illeciti commessi. La seconda questione è che sono giorni che discutiamo…ma discutiamo chi?”

Secondo la premier intervenuta a Cernobbio “C’è stata una forte campagna mediatica su una questione privata del ministro, fermo restando che il ministro ha sbagliato, perché ha trasformato una questione privata in un fatto pubblico”. Per Meloni si tratta di “un gioco al quale non mi intendo prestare, ed è la ragione per la quale non ho accettato inizialmente le dimissioni del ministro”. Ieri, invece, “le ho accettate perché le ha presentate come irrevocabili, perché il ministro voleva liberarsi dalla condizione di ministro per potersi meglio difendere perché capiva, come lo capisco io, che l’autorevolezza e il ruolo del governo non poteva continuare ad essere sottoposto a questa pressione mediatica”.

Ha poi ribadito quanto le interessa davvero sottolineare, sul piano dei risultati politici raggiunti da Sangiuliano: “Penso che abbia fatto un buon lavoro e che per questo vada ringraziato. E stato molto importante aver significativamente incrementato gli introiti delle tante realtà culturali che ha l’Italia, e che sia stata una scelta molto intelligente chiudere la vergogna tutta italiana dei musei e dei siti archeologi chiusi durante i giorni di festa”.

Inoltre, ha aggiunto, “credo sia stato bello e importante avviare progetti che erano fermi da decenni. Penso all’ex ospedale dei poveri di Napoli, all’allargare le sedi degli Uffizi, e anche al riformare le norme sui contributi al cinema, sui quali avevamo visto molte cose che non funzionavano”.


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