Le Bmw frenano male, le Volvo e le Hyundai hanno difetti: richiamati circa 80mila veicoli
Non c’è pace per il mercato dell’auto, nemmeno in Corea del Sud: tre case automobilistiche nazionali ed estere di quel Paese richiameranno volontariamente circa 80mila veicoli per accertati difetti di fabbricazione. Il ministero del Territorio, delle Infrastrutture e dei Trasporti di quel Paese fa sapere che la Bmw Corea richiamerà 68.428 unità di 62 modelli diversi, inclusa la Bmw 520i, per difetti nel sistema frenante.
Un difetto di progettazione nel sistema di controllo variabile dell’asse, invece, ha portato al richiamo di 6.998 unità di quattro modelli, compreso il trattore FH, da Volvo Trucks.
Inoltre Hyundai Motor adotterà azioni correttive su 2.792 unità di Genesis Coupé a causa di componenti difettosi del pedale della frizione. I proprietari dei veicoli potranno rivolgersi, nei Paesi ove hanno acquistato la propria vettura, ai centri di riparazione e assistenza per sostituirvi gratuitamente le parti difettose.
Nel marzo scorso, per Hyundai, l’annuncio di un piano straordinario di investimenti per più di 50 miliardi di dollari in Corea del Sud entro il 2026, in gran parte per produrre veicoli elettrici. Considerando anche la controllata Kia, è finora la terza casa automobilistica mondiale in termini di vendite, ma è in ritardo nel settore dei veicoli elettrici, dominato dal produttore cinese BYD. Punta a entrare nella top tre mondiale dei veicoli elettrici e ha annunciato lo scorso anno l’obiettivo di aumentare la produzione annua in questo settore a oltre 3,6 milioni di unità entro il 2030.
Secondo il piano, Hyundai creerà 80mila posti di lavoro in Corea del Sud e costruirà tre nuove fabbriche di veicoli elettrici, che dovrebbero aumentare la produzione annua di veicoli elettrici nel Paese a 1,51 milioni di unità entro il 2030. La strategia del gruppo per i veicoli elettrici comprende anche investimenti in infrastrutture, software, tecnologia delle batterie e guida autonoma.
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