I prezzi in Croazia sono raddoppiati e ora gli italiani non sempre sono ben visti
Negli ultimi anni, la Croazia è diventata una delle mete preferite dagli italiani per le vacanze estive. Le sue acque cristalline, le città ricche di storia e l’accogliente clima mediterraneo attirano ogni anno migliaia di turisti italiani. Tuttavia, l’entrata della Croazia nell’Eurozona a tutti gli effetti, avvenuta il 1º gennaio 2023, ha portato a un’impennata dei prezzi, trasformando quella che un tempo era una destinazione economica in un luogo non più così accessibile. L’adozione dell’euro ha infatti contribuito a un aumento generalizzato dei prezzi, sia per quanto riguarda l’alloggio che per la ristorazione e i servizi turistici. Molti italiani, abituati a considerare la Croazia come un’alternativa più economica alle località balneari del Bel Paese, hanno iniziato a sentirsi meno invogliati a scegliere questa destinazione.
Il rapporto qualità-prezzo, un tempo imbattibile, sembra ora meno vantaggioso, soprattutto quando si confrontano i costi con quelli di località italiane simili. Questo cambiamento economico ha messo in luce anche un altro aspetto delle vacanze in Croazia, la complessa relazione tra italiani e croati. Per ragioni storiche risalenti alla Seconda guerra mondiale, che hanno lasciato ferite profonde, non sempre i turisti italiani sono accolti con entusiasmo. La Dalmazia e l’Istria, regioni che in passato facevano parte dell’Italia (fino al 1947), sono ancora oggi oggetto di memorie contrastanti. Sebbene molti croati siano cordiali e professionali nel loro approccio ai turisti, non è raro percepire una certa diffidenza, se non addirittura un velato risentimento, verso gli italiani.
Questa situazione ha creato un quadro complesso, da un lato i croati riconoscono l’importanza del turismo italiano per la loro economia, dall’altro la memoria storica alimenta tensioni sotterranee che possono emergere in situazioni di confronto. Le barriere linguistiche e culturali, che in passato erano mitigate dai prezzi convenienti, ora sembrano più evidenti. Di fronte a questi cambiamenti, gli italiani iniziano a riconsiderare le loro scelte di viaggio. Alcuni optano per altre destinazioni, mentre altri continuano a visitare la Croazia, attratti dalla bellezza del territorio ma con una maggiore consapevolezza delle dinamiche locali. La situazione riflette una realtà sempre più diffusa nel mondo globalizzato, l’adozione di una moneta comune, come l’euro, può avere effetti profondi non solo sull’economia, ma anche sui rapporti tra i popoli. Il caso della Croazia dimostra come le trasformazioni economiche possano risvegliare antiche tensioni e ridefinire le relazioni tra paesi vicini.
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