Roma, l’Odissea di piazza Ragusa: “E’ un Suk”. Cittadini e commercianti in protesta
di GIUDITTA DAL BOSCO – Ennesimo intervento stamattina della polizia locale e delle forze dell’ordine per smantellare il suk creatosi all’interno del parco di Piazza Ragusa, occupato da mesi da senza fissa dimora con problemi di alcool e droghe, protagonisti di aggressioni e furti ai danni dei passanti e commercianti .
In Piazza Ragusa e dintorni da mesi si registrano danneggiamenti alle auto parcheggiate, accoltellamenti e violente risse: quella che era la piazza di Mastroianni si è trasformata in una latrina a cielo aperto cosparsa di bottiglie, materassi sporchi e tutto il corredo tipico di un suk. Il dato che allarma ancor più i residenti ora sono le voci, più volte ripetute dalle forze dell’ordine scese in campo, di destinare l’ex deposito ATAC (ex STA) a centro di accoglienza: la situazione a quel punto diventerebbe esplosiva. Le attività commerciali e le numerose strutture ricettive presenti nell’area (che contavano sulle opportunità del Giubileo 2025) sono già in ginocchio per via della situazione in piazza Ragusa, a quel punto vedrebbero vanificata ogni prospettiva d’incasso.
I cittadini esasperati hanno da tempo creato una chat di piazza chiamata “Degrado Piazza Ragusa”
“Un gruppo Whatsapp nato spontaneamente da quando si è iniziato a percepire un forte sentimento di paura tra gli abitanti di piazza Ragusa, costituto per avvisarci l’un l’altro quando ci si accorgeva di situazioni che erano o potevano diventare pericolose per l’incolumità del prossimo, provvedendo, in caso di necessità (come è capitato più volte), a chiamare il 112. In pochi giorni, il gruppo ha registrato un incremento esponenziale dei membri, che adesso ammontano a circa 140 ma sono in costante aumento”.
Gli appartenenti si stanno dando da fare per portare alla ribalta locale e nazionale una situazione grave, pericolosa e insostenibile e per denunciare e aiutare le istituzioni a trovare una soluzione definitiva ad un problema che condiziona la vita di tutte le famiglie che abitano in piazza Ragusa, privandole della libertà di frequentare la piazza o di parcheggiare le proprie auto senza il terrore di ritrovarsi aggrediti, derubati o con i vetri delle proprie autovetture in frantumi.
“I nostri problemi sono iniziati da quando sono stati effettuati gli sgomberi a via della Stazione Tuscolana. Evidentemente chi vi ha provveduto, non ha previsto che queste persone avrebbero dovuto, per forza di cose, trovare un altro posto dove andare. Questa gente, da allora, si è riversata nella piazza portando con se mobilio, materassi e oggetti di ogni tipo, occupando l’aera dedicata ai giochi dei bambini e le panchine sulle quali erano soliti sedere gli anziani. Le operazioni di pulizia da parte dell’AMA sono servite a ben poco tant’è che dopo pochi minuti dalle stesse, queste persone sono tornate a stare esattamente dove stavano.
I controlli da parte delle forze dell’ordine si sono intensificati anche e soprattutto perché i cittadini lo hanno chiesto con forza ma, nonostante questo, il problema non è stato risolto. Anche perché queste persone che hanno diversi precedenti penali, che usano la piazza come toilette a cielo aperto e fanno uso di sostanze stupefacenti in piena libertà davanti agli occhi di tutti, si fanno forti del fatto che nel nostro Paese, il diritto ad occupare una piazza con soprusi e violenze, vinca sul diritto dei cittadini di viverla in modo decoroso e sereno. Più volte gli agenti di polizia ed i Carabinieri, sono intervenuti a seguito di violente risse o semplicemente per allontanare queste persone dalla piazza. Ma nel momento in cui le forze dell’ordine riprendevano il loro regolare servizio, la piazza veniva nuovamente occupata.
Segno, questo, di una incapacità, non delle forze dell’ordine che invece ringraziamo, ma dello Stato e delle istituzioni, a non aver trovato e a non trovare una soluzione definitiva alla questione, dando, oltretutto, la percezione di non saperlo o non poterlo fare. Vi è inoltre, da segnalare, all’interno di questo gruppo e in determinati orari del giorno, la costante presenza di minori che vivono, loro malgrado, una situazione che li espone inevitabilmente a un percorso di vita altamente diseducativo che potrebbe, in futuro, portare questi poveri ragazzi ad avere condotte criminose ad alto impatto sociale.
L’uso e l’abuso da parte di sostanze stupefacenti e di alcol rende queste persone piuttosto minacciose e violente. Ci sono state più volte aggressioni nei confronti degli abitanti della zona e presso gli stessi esercizi commerciali adiacenti. E non c’è giorno che non vengano danneggiati i vetri delle automobili parcheggiate a scopo di furto che si vanno a sommare a dei veri e propri atti vandalici completamente immotivati, causati dallo stato di alterazione psicofisica di questi soggetti. Ciò significa che non viene solamente violato il diritto della gente a vivere il parchetto della piazza in modo tranquillo e sereno e, quindi, il bene comune. Ma anche quello privato, visto che chi si sveglia la mattina per andare a lavoro rischia di dover perdere la giornata tra denunce, riparazioni e quant’altro.
Non è neanche possibile che la gente abbia il terrore di organizzarsi una serata. Di partecipare ad una semplice pizza tra amici o a una festa di compleanno per paura di rientrare a casa e ritrovarsi faccia a faccia con questi soggetti. Mentre i commercianti, più volte infastiditi e aggrediti, sono terrorizzati dal fatto che stia iniziando a fare buio prima. Elemento questo che agevolerebbe, senza alcun dubbio, eventuali attività criminose.
Le istituzioni debbono capire che questa situazione limita, e di molto, la libertà personale degli abitanti di piazza Ragusa e delle zone limitrofe che si vedono costrette, il più delle volte, a scortare le proprie mogli ed i propri figli nel momento in cui debbono ritirarsi nelle proprie case. Motivo per il quale, è stato chiesta, a gran voce, anche la presenza di un presidio fisso delle Forze dell’ordine che, fino ad ora, non è stato però concesso. Ciò che ci auspichiamo è che vengano prese delle decisioni atte a risolvere definitivamente la questione, allontanando queste persone, che non hanno la benché minima intenzione di liberare lo spazio occupato e di lasciare che piazza Ragusa smetta di essere schiava del degrado, della sporcizia, dell’illegalità e torni ad essere di tutti e non solo di alcuni” dichiara il gruppo Whatsapp “degrado Piazza Ragusa”.
Degrado a Piazza Ragusa: le foto
I cittadini sono stati supportati nelle loro denunce dal consigliere comunale Federico Rocca (FDI), presidente della Commissione trasparenza del Comune di Roma, che si augura “che il Sindaco e il Prefetto ai quali ho scritto una nota nei giorni scorsi trovino in tempi brevi una soluzione per ridare questo spazio al quartiere” e dalla consigliera municipale Cristina De Simone (FDI): “Siamo intervenuti a luglio come Fdi con una interrogazione per sapere dall’amministrazione del Municipio cosa si stesse facendo per ristabilire ordine e sicurezza, ma nonostante le rassicurazioni fornite dall’assessore Marino non è stata prevista nessuna azione concreta ed incisiva. Proprio per questo abbiamo chiesto in una risoluzione, che verrà discussa prossimamente in consiglio, che l’area venga recintata e ne venga affidata la custodia ai comitati di quartiere . Non è possibile che in una delle piazze più centrali del municipio ci siano persone che urinano pubblicamente, si accoltellano, spaccano bottiglie e inveiscono contro i cittadini. Siamo stanchi che questa città e i suoi abitanti siano lasciati a loro stessi. Non è più accettabile. La risoluzione sarà solo il primo di una serie di atti che abbiamo intenzione di mettere in campo come FdI per contrastare questa situazione”.
I commercianti della piazza, stremati dalle continue aggressioni e conseguenti perdite economiche, stanno cercando di organizzare una festa in piazza dal titolo RIGIOCHIAMOCI LA PIAZZA.
Una festa con tutti i permessi per poter innanzitutto ottenere la disinfestazione della piazza (il problema igienico ambientale è sotto gli occhi di tutti: chi mai si siederebbe su quelle panchine o farebbe giocare il proprio figlio in quelle condizioni?) e per poter vivere la piazza grazie alla presenza delle forze dell’ordine.
Un “pomeriggio bianco” durante il quale oltre a giochi per bambini, per grandi, concertini , dimostrazioni di attività sportive da poter praticare all’ aperto e corsi di autodifesa s’inviteranno tutti i politici che accetteranno a fare il gioco de TIRO ALLA FUNE, metafora di questo tira e molla che va avanti da mesi.
Che facciano in fretta, perché la corda pare essersi già spezzata.
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