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Israele, sciopero generale contro “Netanyahu Mister Morte”. Usa: accordo “prendere o lasciare” per la tregua

di Angelo Vitale -


I manifestanti hanno cominciato a bloccare la via Ibn Gvirol a Tel Aviv, chiedendo al governo di raggiungere un accordo per liberare gli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza, in mezzo alla rabbia pubblica per la gestione della guerra da parte del governo, Netanyahu è stato definito “Mister Morte”: è sciopero generale. I manifestanti si sono radunati anche allo svincolo di Shilat, vicino a Modi’in, e hanno bloccato una strada nella città settentrionale di Rosh Pina, riporta il Times of Israel.. Histadrut, uno dei sindacati più potenti del Paese, ha annunciato uno sciopero di un giorno, iniziato alle 6 (ora locale) di questa mattina. Non è chiaro quante persone aderiranno. Gli uffici governativi e comunali dovrebbero chiudere, così come le scuole e molte aziende private, così come l’aeroporto internazionale Ben Gurion.

Dal governo gravi accuse ai sindacati: “pagati da Hamas”. Il ministro delle finanze israeliano Bezalel Smotrich dice che “i lavoratori che hanno aderito allo sciopero in Israele non saranno pagati”, precisando di aver ordinato al Tesoro di non pagare nessuno che aderisca allo sciopero generale indetto dall’Histadrut. Il ministro di estrema destra, che ha anche chiesto ai tribunali di fermare lo sciopero, ha anche accusato il presidente dell’Histadrut, Arnon Bar-David, di lavorare nell’interesse del leader di Hamas, Yahya Sinwar. Secondo quanto riportato dal Times of Israel e da Ynet News, Netanyahu e Smotrich hanno presentato una richiesta al tribunale per ottenere una sentenza contro lo sciopero in corso, proclamato dal sindacato Histadrut.

Gli Usa si sono stancati di aspettare. Stanno continuando a discutere con Egitto e Qatar dei contorni di un accordo finale su Gaza da “prendere o lasciare”, che presenteranno alle parti nelle prossime settimane: un eventuale rifiuto potrebbe segnare la fine dei negoziati guidati dagli americani, secondo un alto dirigente dell’amministrazione Biden, citato dal Washington Post.

 “Non si può continuare a negoziare. Questo processo deve essere interrotto a un certo punto”, ha affermato la fonte, secondo la quale  il ritrovamento dei corpi di sei ostaggi uccisi non fa deragliare l’accordo ma casomai “dovrebbe aggiungere ulteriore urgenza in questa fase di chiusura, in cui eravamo già”. 

  D’altra parte, il presidente e la vicepresidente americani Joe Biden e Kamala Harris terranno oggi un incontro nella Situation room con i principali negoziatori della loro amministrazione per “discutere gli sforzi atti ad arrivare a un accordo che garantisca il rilascio degli ostaggi” ancora nelle mani di Hamas, afferma la Casa Bianca in un comunicato.

Gli arresti tra i familiari degli ostaggi, i morti a Gaza. Una trentina gli arresti tra i familiari degli ostaggi che protestano contro il governo. Almeno 11 i morti a Gaza ove gli attacchi degli israeliani non sono rallentati nemmeno dalla tregua per la campagna antipolio: attaccata una scuola.


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