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Strage a Paderno, risolto il giallo. “Ho ucciso io mio padre, mia madre e mio fratello”

di Angelo Vitale -


Strage familiare nella notte a Paderno Dugnano, nel quadrante nord della periferia di Milano. Si era presentata come un giallo la tragica storia avvenuta in un nucleo familiare del paese. Un triplice omicidio nella notte: rinvenuti cadaveri una donna di 48 anni, un uomo di 51 e il loro figlio minore di 12 anni. È stato il primogenito 17enne a chiamare in nottata il 118. Sul posto, in via Anzio, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni, che sentivano subito il figlio di 17 anni. Dalle prime risultanze, tre vittime colpite con un’arma da taglio, tutti con lo stesso coltello.

Ma il giovane starebbe confessando ai carabinieri – al lavoro la Procura della Repubblica di Monza e quella per i Minori – di aver ucciso solo il padre dopo aver scoperto, nella stanza del fratello più piccolo, il genitore seduto su una sedia, il fratellino morto nel letto e la madre accoltellata a terra. Particolari che ora sono al vaglio degli inquirenti, da ore il Reparto investigativo della Scientifica dell’arma sta operando nell’abitazione alla ricerca di indizi e prove utili alla ricostruzione dell’accaduto- poi la svolta, con la confessione di aver ucciso lui tutti e tre i familiari.

Quando ha chiamato il 118, nelle prime ore della notte, il primogenito 17enne della coppia uccisa a Paderno Dugnano insieme al figlio di 12 anni, ha detto ai soccorritori solo di aver ucciso suo padre. Sono stati i sanitari ad allertare poi i carabinieri. Al momento dell’arrivo nella villetta nel comune del Milanese la donna di 48anni, l’uomo di 51 e il bambino erano tutti già morti. Alla porta non c’erano segni di effrazione e anche la casa non sembrerebbe messa a soqquadro.

I nuovi dettagli

I nuovi dettagli che emergono sia livello di indiscrezioni non completamente confermate che da dichiarazioni raccolte sull’unico superstite del nucleo familiare decimato dalla strage, confermano l’intrigo che dovrà essere chiarito dall’inchiesta.

La festa prima della strage. Il capofamiglia aveva festeggiato con pochi familiari il suo compleanno nelle ore immediatamente antecedenti al triplice delitto. Un particolare che sembra stonare con l’assenza – pare – di tracce di persone diverse dal nucleo familiare nell’abitazione.

E’ stato rinvenuto e sequestrato un coltello da cucina, pare compatibile con la scena del crimine in cui sta operando la Scientifica dell’Arma. E’ stato rinvenuto all’esterno dell’abitazione, vicino a un cancello. Il Giorno scrive che il coltello insanguinato è stato notato intorno alle 5 di stamane dal figlio di un vicino.

Non ci sono segni di effrazione. Sarebbero quindi da ricercare all’interno del nucleo familiare le responsabilità dell’accaduto.

Il 17enne sopravvissuto alla strage, che avrebbe fin dalla chiamata al Servizio 118 di aver ucciso il padre, non reca segni di colluttazione. La Procura lo ha indagato ufficialmente.

I tre corpi di padre, madre e figlio piccolo sarebbero stati rinvenuti all’interno della stessa stanza, indossano capi di abbigliamento da notte. In questo locale si sarebbe consumato il triplice omicidio.

I colpi inferti al 12enne sarebbero di particolare efferatezza.
Su di lui la furia della mano omicida, una delle due possibili. o quella del 17enne, se è lui l’autore della strage. O quella del padre, se il 17enne starebbe dicendo la verità confessando di averlo ucciso dopo che questi aveva accoltellato madre e fratellino.

Il 17enne di Paderno è già dipinto da chi lo conosce come il classico “ragazzo normale”. È un “ragazzo tranquillissimo, sveglio, a posto”. Così un ex compagno di classe descrive il 17enne. È “l’ultima persona che ti aspetti possa fare una cosa del genere”, racconta un amico dell’adolescente, commentando l’ipotesi che il ragazzo possa aver ucciso la famiglia. In casa – a quanto riferiscono gli amici – non c’erano problemi, “nessun dissidio, neanche con il fratellino”. Per gli amici il 17enne era un ragazzo studioso, che frequentava il liceo e praticava sport. Uso di droghe? “Assolutamente no, è pulitissimo”, assicura chi lo conosce.

Il corpo con le ferite più numerose è quello del fratellino di 12 anni. Per questo, l’ipotesi di chi indaga sul triplice omicidio è che il primo a essere colpito sia stato proprio il bambino. Il suo corpo è stato trovato dagli operatori del 118 e dai carabinieri nella stanza da letto che condivideva con il fratello di 17 anni. Nella stessa stanza, posta accanto a quella dei genitori al piano superiore della villetta, sono stati trovati anche i corpi di padre e madre.

I vicini di casa hanno descritto la famiglia di Paderno come persone grandi lavoratori e benestanti, riferisce MilanoToday: il padre era titolare di una storica ditta edile molto conosciuta in zona e sabato 31 agosto aveva festeggiato il suo compleanno. Nessuno ha riferito di aver sentito alcun rumore durante la notte. La famiglia – marito e moglie erano sposati dal 2005 – viveva in una casa accanto ai genitori dell’imprenditore e al fratello.


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