Attualità

Il “corpo unito” e la difesa del Papa degli ortodossi ucraini

di Andrea Canali -


Come è noto, il Cristianesimo è una delle religioni più praticate al mondo. Doveroso riconoscere, in egual misura, che essa è costituita da numerosi rami, tra cui l’Ortodossia e il Cattolicesimo, scaturiti dal Grande Scisma del 1054. Sebbene condividano alcune credenze e pratiche fondamentali, esistono differenze cruciali che li distinguono, ossia: l’autorità religiosa, in quanto i cattolici riconoscono il Papa come il capo supremo della Chiesa, mentre gli ortodossi credono in un primato d’onore del Patriarca di Costantinopoli, che ha un ruolo principalmente simbolico.

Ad esempio: sui sacramenti entrambe le confessioni ne riconoscono sette: battesimo, cresima, eucaristia, riconciliazione, unzione degli infermi, ordini sacri e matrimonio. Tuttavia, esistono alcune differenze nelle modalità di amministrazione, e nelle credenze associate, come il matrimonio e la comunione. Non solo: i Cattolici credono nel peccato originale, ereditato da Adamo ed Eva, mentre gli Ortodossi credono solo in una predisposizione al peccato, negando che sia intrinsecamente trasmesso. Per quanto concerne la Figura di Maria, possiamo dire che entrambe le confessioni venerano la Vergine Madre, ma i Cattolici credono nell’Immacolata Concezione, secondo cui Maria sarebbe stata preservata dal peccato originale sin dal suo concepimento.

Gli Ortodossi, invece, credono che Maria sia stata purificata solo dalla nascita di Gesù. In merito poi al tanto temuto Purgatorio, i Cattolici credono nell’esistenza di un luogo di purificazione per le anime che non sono abbastanza pure per entrare in Paradiso. Premesso quindi che l’unità è un elemento potente nella Bibbia, ed è descritta come l’unione armoniosa di più elementi.

Proprio per tali motivazioni, il Pontefice questa volta ha attaccato Zelensky, e le sue nuove leggi imposte in Ucraina, che potrebbero minare la libertà di religione. Infatti, domenica scorsa, il Papa ha espresso durante l’Angelus “preoccupazione per la libertà religiosa in Ucraina: le Chiese non si toccano”.

Pertanto, il Pontefice ha preso una posizione netta nei confronti di Zelensky e del nuovo disegno di legge, che vieta in Ucraina ogni organizzazione religiosa vicina alla Russia. Il timore del Papa è che questa nuova legge possa intaccare la libertà di fede dichiarando: “Non si commette il male perché si prega”, insistendo sulla necessità di garantire la libertà di religione. Da quando il conflitto tra Russia e Ucraina ha avuto inizio, Papa Francesco non ha mai preso una posizione così decisa. Tale condanna del Vaticano è quindi determinata dal fatto che sia in termini ecumenici che come capo spirituale del cattolicesimo, il Santo Padre non può non esprimersi su un provvedimento così gravoso, a difesa ovviamente dei cristiani, ancorché ortodossi.

Infatti, la Chiesa ortodossa vicina a Mosca, durante le fasi iniziali del conflitto, aveva già preso una posizione di dissociazione formale dalle affermazioni favorevoli all’invasione del patriarca Kirill. Nonostante questo, Kiev ha accusato la stessa di vicinanza col Cremlino. Riteniamo pertanto, immediata e necessaria una mediazione a favore della pace, magari utilizzando come mezzo, proprio la religione. Rispetto a questo comunque è stata dura la reazione della Russia, che ha immediatamente condannato la nuova legge che vieta la Chiesa ortodossa vicina a Mosca in Ucraina. Papa Francesco, rispetto a questo, sembra intenzionato ad avvicinarsi a Mosca e al Patriarcato ortodosso, seguendo la sua strategia di sapiente ed equilibrata diplomazia, che Bergoglio considera essenziale per aprire ulteriori opportunità di
dialogo.

In conclusione, la situazione rimane delicata e difficile da gestire – visto anche tale aspetto che riguarda direttamente l’espressione e libertà religiosa – che, per fare un esempio, nel nostro Paese è garantita, invece, costituzionalmente. Anche per questo ci sembra opportuno ricordare l’apostolo Paolo, il quale ricorreva frequentemente alla metafora del “corpo unito”, per esprimere quello che è e quello che deve essere, la Chiesa universale di Cristo.


Torna alle notizie in home