Ambiente

Mercato auto, il settore arranca, stop di quelle elettriche

di Lino Sasso -


Le immatricolazioni di nuove auto in Europa nel mese di luglio sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo i dati resi noti dall’Acea (associazione dei costruttori di automobili) il mercato automobilistico europeo si conferma quindi fiacco e ancora lontano dal periodo pre-crisi dovuta all’epidemia da Covid. Le vendite di auto elettriche sono addirittura in calo, mentre i modelli ibridi sono quelli che fanno registrare una tendenza positiva, nonostante i loro vantaggi in termini di inquinamento e di consumi siano limitati. I dati di mercato ci fermano insomma un certo scetticismo dei consumatori nei confronti delle auto 100% elettriche che, almeno per quanto riguarda i modelli maggiormente accessibili, risultano limitanti sia in termini di prestazioni che di autonomia. A mettere in relazione questa circostanza con il forte calo delle immatricolazioni in Europa, che rispetto al 2019 si aggirata attorno al 20%, è Centro Studi Promotor secondo il quale le ragioni di questa congiuntura sfavorevole per il il mercato dell’auto è dovuto da un lato al forte incremento dei prezzi, a sua volta dovuto all’aumento del costo delle materie prime, e dall’altro alla politica adottata dall’Unione Europea per superare la produzione di veicoli ad alimentazione tradizionale (i classici motori endotermici a benzina e diesel) a partire dal 2035. In sostanza, si ritiene che agli investimenti nelle auto elettriche cui i produttori sono stati sostanzialmente indotti dalle scelte politiche comunitarie non corrisponda un adeguato interesse da parte dei consumatori. Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, lo dice a chiare lettere denunciando anche la lei e entità degli incentivi previsti per favorire la vendita di auto elettriche e ritengo che il combinato disposto di tutti questi fattori abbia di fatto favorito la penetrazione nel mercato europei di veicoli elettrici prodotti in Cina.


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