Tifosi rossoneri con la bava alla bocca: Fonseca con la valigia in mano, dietro l’angolo Allegri
Cinquantasette anni compiuti da due settimane circa, un esonero burrascoso formalizzato meno di due mesi fa e Massimiliano Allegri è di nuovo sulle prime pagine dei siti web specializzati di calcio. Un protagonismo di cui è complice proprio il quotidiano sportivo – Tuttosport – contro il quale, prima dell’esonero dalla panchina bianconera, si esercitò in una violentissima sfuriata, ricondotta dalla gravità iniziale a più moderate parole solo per la sua comprovata capacità a rientrare rapidamente nei ranghi.
Quale è la novità sul più blasonato allenatore italiano oggi lontano dal calcio giocato? Le voci ricorrenti sulle burrascose avvisaglie che già riempiono di fibrillazioni il campionato di Serie A appena iniziato. Il Milan aveva voltato pagina e chiuso la stagione di Stefano Pioli chiamando nel capoluogo lombardo il mister portoghese Paulo Fonseca appena liberatosi dal suo contratto biennale con il Lilla in Francia? Fonseca, mai con convinzione digerito dalla città, dai tifosi e da un ambiente societario che non può definirsi proprio sereno, sembra già con le valigie in mano. Un faticoso pareggio e una sonora sconfitta fanno affilare già i coltelli e mettono la bava alla bocca della tifoseria.
Dietro l’angolo c’è Max. Una indiscrezione che servirà a riempire paginate e paginate di quotidiani sportivi e non, per ridare ossigeno alle aspirazioni della squadra scudettata nuovamente solo due anni fa. Una centrifuga che accelera ancor più, se ce ne fosse bisogno, un sistema calcio ove lo spettacolo e il risultato sono il primo target, in maniera compulsiva.
Allegri ha i numeri per provare a riportare il sorriso sulle facce dei tifosi e rassicurare la società. Tra tre giorni saranno 14 anni che esordì su quella panchina, vincendo 4 a zero contro il Lecce. Il 7 maggio 2011, in quella stagione d’esordio coi rossoneri, conquistò lo scudetto con due giornate di anticipo grazie allo 0-0 esterno contro la Roma. Era il secondo allenatore più giovane a vincere il tricolore dopo Roberto Mancini. Fu poi superato, nel 2012, anche da Antonio Conte.
All’inizio della sua seconda stagione, il 6 agosto 2011 vinse la Supercoppa italiana a Pechino contro l’Inter. Negli anni successivi un lento declino, fino all’esonero nel 2014. Perché non si può vincere sempre. Max lo sa, i tifosi rossoneri, scontenti dopo due match, no.
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