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Arrestato in Francia il founder di Telegram: Pavel Durov rischia il processo per vari e gravissimi reati

di Giorgio Brescia -


Pavel Durov, fondatore e ceo di Telegram, è stato arrestato intorno alle 20:00 di sabato mentre scendeva dal suo jet privato all’aeroporto di Le Bourget, a Parigi. Durov, cittadino franco-russo, 39 anni, stava arrivando dall’Azerbaigian, accompagnato dalla sua guardia del corpo e da una donna, quando è stato raggiunto dagli agenti delle forze di polizia francese impegnati negli scali aerei, la Air Transport Gendarmerie. Nei suoi confronti era stato spiccato un mandato di perquisizione dalla direzione nazionale della polizia giudiziaria francese emesso sulla base di un’indagine preliminare.

Le accuse a carico di Durov, valide solo sul territorio francese, sono pesantissime: complicità in frodi, traffico di droga, pedofilia, terrorismo, ricettazione. Dovrebbe essere condotto nelle prossime ore davanti a un giudice istruttore per decidere il suo eventuale rinvio a giudizio.

Durov, solitamente attento ad evitare viaggi in Europa ove la sua azienda è da tempo sotto accusa, aveva finora avuto l’abitudine di spostarsi per motivi di lavoro soltanto negli Emirati, nei Paesi dell’ex Unione Sovietica o in Sud America.

Telegram è considerata la piattaforma di messaggistica più libera del mondo. Con sede a Dubai, opera da 11 anni, tre anni fa ha raggiunto i 500 milioni di utenti attivi al mese. Per l’assenza di “moderazione” dei messaggi che veicola, il diniego ad ogni forma di cooperazione con le forze dell’ordine, gli strumenti garantiti (numeri usa e getta, scambio di criptovalute, ecc), è accusata di essere la piattaforma ideale per le attività illegali che vi si possono svolgere, dal traffico di droga alle comunicazioni tra cellule dei gruppi terroristici, fino alle frodi e al continuo scambio di contenuti in violazione del copyright.


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