Ambiente

Ricompare Greta Thunberg: in Norvegia barche degli attivisti davanti a impianto gas e petrolio

di Angelo Vitale -


Ricompare Greta Thunberg: un gruppo di attivisti, tra cui l’ambientalista svedese e i membri di Extinction Rebellion, ha cercato di bloccare oggi un impianto di lavorazione di gas e petrolio nel sud-ovest della Norvegia con esiti che finora sarebbero ristretti alla sola espressione della protesta.

In un post sui social media, Extinction Rebellion Norway ha comunicato che otto kayak e tre barche a motore sono entrate in una zona di sicurezza all’esterno dell’impianto di lavorazione di Karsto per “impedire il normale funzionamento delle petroliere”.

Gli attivisti, tra cui Thunberg, si trovano anche davanti ai cancelli dell’impianto per impedire l’accesso ai veicoli. “Non possiamo restare inerti mentre l’industria dei combustibili fossili deruba le persone delle loro vite e destabilizza i nostri sistemi di supporto vitale”, ha scritto Thunberg in un post.

L’impianto di Karsto è gestito dalla norvegese Equinor ed è il più grande del suo genere in Europa, secondo la società. Secondo le informazioni fornite da Equinor, circa 30 giacimenti di petrolio e gas sono collegati all’impianto. Secondo alcuni media, la continuazione della protesta – anche contraddittorie le notizie pubblicate dai siti web norvegesi – potrebbe mettere in dubbio la fornitura di gas da questo impianto verso l’Europa. Altre fonti indicano sul posto l’arrivo della Guardia Costiera, preoccupata per l’arrivo di navi nell’area che sarebbe stata al momento parzialmente inibita al normale funzionamento, altre fonti riferiscono che la diminuzione di operatività dell’impianto era già prevista in considerazione di programmate iniziative di revisione.

Una portavoce della società ha confermato l’inizio della protesta cui partecipa Greta Thunberg, sottolineando che “in questa fase l’impianto funziona normalmente”. La polizia, ora, si sta occupando di contenere la protesta.


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