Itinerari d'identità

Il “Glamping” la nuova frontiera del turismo tra green e luxury

di Angela Arena -


La pandemia ha segnato e modificato profondamente non solo il nostro stile di vita, ma anche le tendenze di viaggio. Secondo un’indagine ISTAT dal 2019 l’ascesa dell’extra alberghiero nel Belpaese sarebbe inarrestabile con oltre 185mila strutture ad esclusione degli esercizi non imprenditoriali. La domanda turistica appare sempre più orientata verso esperienze all’insegna di una maggiore responsabilità ambientale dove, a fare la parte del leone, è il fenomeno del ‘glamping’ con oltre duemila strutture tra campeggi e villaggi turistici, per un milione e 350 mila posti letto: nel 2023, in Italia, il numero è aumentato del 25% rispetto all’anno precedente. Case sugli alberi, home galleggianti, tende adagiate sulle acque del lago, bolle trasparenti con vista sulle stelle, Yurte, tende arredate e roulotte vintage, sono solo alcuni esempi della nuova frontiera del turismo open air da non confondere assolutamente con il camping. È nella ricerca del lusso, infatti, il vero tratto distintivo del nuovo trend che si pone a metà tra green e luxury, un’esperienza lontana dai percorsi più battuti, durante la quale praticare sport estremi in alta montagna o, semplicemente, passeggiare tra i boschi a quote più basse, laddove il comfort regna sovrano grazie a strutture i cui servizi sono paragonabili a quelli di un albergo dalle quattro stelle in su.
Tuttavia quella dei campeggi di lusso non è una tendenza recente, ma affonda le sue radici in un lontano passato. Sebbene il termine ‘glamping’, nato dalla crasi tra ‘glamour’ e ‘camping’, sia comparso per la prima volta in Gran Bretagna nel 2005 le sue origini risalgono al XVI secolo, testimonianza ne fu il ‘Campo del Drappo d’oro’ organizzato nel nord della Francia in occasione di un summit diplomatico tra Enrico VIII d’Inghilterra e Francesco I di Francia, dove furono allestiti campi tendati di charme e fontane in cui scorreva vino rosso. Negli anni ’20 del secolo scorso, diffuse erano, inoltre, le boutique camping, soluzioni confortevoli utilizzate da inglesi ed americani benestanti durante i safari in Africa, dotate di ogni lusso: generatori elettrici, vasche da bagno e casse di champagne. Attualmente, la ricerca del contatto con la natura senza rinunciare ad arredi di design, materiali ecosostenibili, comodità e scenari spettacolari uniti al contatto con la natura e al buon cibo sono spesso reperibili all’interno degli agriturismi, sono i cosiddetti ‘agricampeggi’, tuttavia, il vero glamping si realizza nelle strutture che sorgono nelle aree montane o lacuali, dove si colloca ben un terzo, circa 700, delle strutture presenti in Italia.


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