I morti del maltempo in Sicilia: le ricerche dei corpi affondati in una barca
I dispersi e i sopravvissuti per il maltempo in Sicilia: c’è anche un bimbo di meno di un anno tra i 15 superstiti dell’affondamento della barca a vela di 50 metri colata a picco al largo delle coste di Porticello nel Palermitano a causa del maltempo che nella notte si è abbattuto sulla zona. Il piccolo, che non è in pericolo di vita, è stato trasportato all’Ospedale dei bambini di Palermo, il capoluogo della Sicilia. Sullo scafo battente bandiera inglese e che si trova adesso a una profondità di circa 50 metri, viaggiavano soprattutto cittadini inglesi, ma c’erano anche due anglo-francesi, un irlandese, un neozelandese e un cittadino dello Sri-Lanka. In 15 sono stati portati in salvo dai militari della Guardia costiera, non sarebbero in gravi condizioni. Altri sette, invece, risultano al momento dispersi. Nelle ricerche sono impegnati anche i sommozzatori dei vigili del fuoco e i carabinieri. Una tragedia emblematica del maltempo abbattutosi sulla Sicilia.
Tutti sotto choc i 15 superstiti dell’affondamento della barca a vela, che batteva bandiera inglese e poi colata a picco all’alba nelle acque di Porticello, nel Palermitano. Per otto di loro è stato necessario il ricovero in ospedale: sei sono stati trasferiti all’ospedale Civico di Palermo, due, invece, sono stati condotti nel nosocomio di Bagheria. All’appello mancherebbero sette persone, sei passeggeri e un membro dell’equipaggio, il cuoco. Mentre un bimbo di neppure un anno è stato tratto in salvo e condotto in ospedale per accertamenti in via precauzionale. Intanto, vanno avanti senza sosta le ricerche, in cui sono impegnati i militari della Guardia costiera e i sommozzatori dei vigili del fuoco, oltre a due elicotteri – uno della Capitaneria di porto e uno dei vigili del fuoco – che a turno perlustrano la zona dall’alto.
Lo scafo si trova a una profondità di circa 49 metri e a mezzo miglio dalla costa di Porticello. Secondo le prime informazioni, l’imbarcazione era all’ancora quando è stata sorpresa dal maltempo che nelle scorse ore si è abbattuto sul Palermitano. A prestare i primi soccorsi una barca ancorata poco distante, i cui occupanti hanno tratto in salvo i 15 superstiti, affidandoli poi agli uomini della Guardia costiera che li hanno condotti in porto su una motovedetta. Sulle cause dell’affondamento indaga la Capitaneria di porto che nelle prossime ore ascolterà nuovamente lo skipper, ancora sotto choc, oltre agli altri superstiti.
AGGIORNAMENTO
E’ stato individuato e recuperato il corpo di uno dei sette dispersi dell’imbarcazione affondata al largo di Porticello, nel Palermitano. Si trovava accanto all’imbarcazione colata a picco a causa del maltempo che nelle scorse ore si è abbattuto nella zona. L’ipotesi dei soccorritori è che gli altri sei dispersi che ancora mancano all’appello possano trovarsi all’interno dello scafo, dove sono rimasti imprigionati quando il maltempo ha sorpreso la barca a vela battente bandiera britannica. Sul posto anche i sommozzatori dei vigili del fuoco, nelle ricerche sono impegnati anche due elicotteri. Secondo le prime informazioni l’imbarcazione, battente bandiera britannica, era all’ancora quando è stata sorpresa dal maltempo. A trarre in salvo i 15 superstiti, tra cui un bimbo di un anno, sono stati alcuni diportisti di un’imbarcazione vicina, che li hanno poi affidati ai militari della Guardia costiera.
Per otto di loro è stato necessario il trasferimento in ospedale. Tra loro il bimbo che con la mamma è stato portato all’ospedale dei Bambini di Palermo, dove si trova ricoverato in osservazione. Ha riportato un piccolo trauma cranico ma le sue condizioni non destano preoccupazione. Sta bene anche la mamma. Si trova, invece, al pronto soccorso dell’ospedale civico il papà. Altri cinque, invece, sono stati condotti al Pte di Bagheria. Tutti sono visibilmente sotto choc ma non in gravi condizioni.
Proseguono senza sosta le ricerche dei sei dispersi dopo il naufragio della barca a vela ‘Bayesian’, battente bandiera britannica, affondata all’alba a largo di Porticello, nel Palermitano, dopo essere stata sorpresa da una violenta burrasca. L’imbarcazione risulta affondata su un fondale di circa 50 metri. Nelle operazioni, coordinate dalla Guardia costiera di Palermo, sono impegnati quattro mezzi navali della Guardia costiera, un elicottero Nemo della Guardia costiera partito da Catania, una squadra sommozzatori dei vigili del fuoco e il nucleo Subacquei della Guardia costiera di Messina. Secondo le prime informazioni, a bordo c’erano 22 persone: 10 membri di equipaggio e 12 passeggeri, di nazionalità britannica, americana e canadese.
In 15 sono stati soccorsi da un’imbarcazione presente nelle immediate vicinanze. Sono stati poi portati a terra da quattro mezzi navali della Guardia costiera, intervenuti sul luogo del naufragio da Porticello, Termini Imerese e Palermo, i tre distaccamenti della Sicilia più vicini alla tragedia. Tra le persone tratte in salvo otto sono state poi trasportate in ospedali, nessuno di loro è in gravi condizioni, ma tutti sono visibilmente provati. La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per accertare l’esatta dinamica del naufragio. Le indagini sono condotte dalla Guardia costiera di Porticello, che nelle prossime ore tornerà ad ascoltare il comandante della nave e i superstiti.
Il Comune di Bagheria quello più vicino alla tragedia in Sicilia al capoluogo dell’isola, in sinergia con la Caritas cittadina, la Croce Rossa, la Protezione civile e il Comune di Santa Flavia, ha fornito ai superstiti del naufragio dell’imbarcazione affondata a largo di Porticello (Palermo) abiti e supporto. L’imbarcazione di 56 metri, denominata ‘Bayesian’ e battente bandiera britannica, all’alba di oggi è stata sorpresa da una violenta burrasca mentre si trovava all’ancora. A prestare i primi soccorsi, traendo in salvo 15 persone, è stata un’imbarcazione presente nelle immediate vicinanze. I naufraghi sono stati poi portati a terra da quattro mezzi navali della Guardia costiera, intervenuti sul luogo del naufragio da Porticello, Termini Imerese e Palermo.
A bordo dell’imbarcazione affondata in Sicilia su un fondale di circa 50 metri c’erano 22 persone: 10 membri di equipaggio e 12 passeggeri di nazionalità britannica, americana e canadese. All’appello mancano al momento sei persone, dopo che un corpo è stato individuato vicino allo scafo e recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Per otto dei superstiti è stato necessario il trasferimento in ospedale, tra loro anche un bimbo di poco meno di un anno. Le loro condizioni, però, non destano preoccupazione. La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per far luce sull’esatta dinamica del naufragio. Le indagini sono affidate agli uomini della Guardia Costiera di Porticello.
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