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Rasiglia, la piccola “Venezia” dell’Umbria

di Angela Arena -


Per anni nascosto alla massa, ora un vero e proprio gioiellino del cuore verde d’Italia. Siamo a Rasiglia, in Umbria, un piccolo borgo – dove vivono appena 40 persone – caratterizzato da piccole cascate, ruscelli d’acqua e mulini, tenuti al massimo dello splendore dalla comunità che seppur piccola, è da sempre attenta alla bellezza e alla purezza di quei luoghi.
Ma la storia di Rasiglia parte da lontano, le prime testimonianze storiche riguardanti il piccolo borgo risalgono agli inizi del XIII secolo, quando un documento rinvenuto nell’archivio dell’Abbazia di Sassovivo menziona per la prima volta la chiesa di San Pietro e gli abitanti della zona.
Questo piccolo villaggio, sebbene di modeste dimensioni, rivestiva un ruolo economico di notevole importanza, principalmente grazie all’uso delle acque del territorio per l’agricoltura e per i commerci.
Rasiglia, infatti, si trovava in una posizione strategica, a pochi chilometri dalla via della Spina, una delle principali arterie commerciali che collegava l’Adriatico al Tirreno, passando per Roma e la Marca Anconetana.
A partire dalla prima metà del Seicento, l’economia del borgo subì un’ulteriore espansione grazie alla nascita e alla crescita di attività artigianali, come mulini e opifici, che sfruttavano anch’essi la preziosa risorsa dell’acqua.
Queste attività artigianali contribuirono a rendere Rasiglia un centro vitale e prospero.
Nel corso del Novecento, poi, Rasiglia raggiunse il suo apice di sviluppo commerciale. Tuttavia, questo periodo di fioritura economica ebbe fine quando la maggior parte degli abitanti decise di trasferirsi nella vicina città di Foligno, più servita per gli spostamenti e più vicina ai grandi centri, segnando così un declino nella vivacità del borgo.
Borgo che, difatti negli anni, era stato quasi dimenticato (almeno dal turismo di massa che ora ha ripreso a vivacizzare il luogo) ma che ora grazie – anche ai social – ha riscoperto le proprie bellezze.
Il verde, l’acqua limpida, il rumore delle foglie e dei piccoli ruscelli, l’amenità delle silenziose vie, lo rendono una tappa da non perdere per questa estate bollente da trascorrere in natura.


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