Economia

Lavorare a Ferragosto: lo faranno (almeno) 150mila italiani

di Giovanni Vasso -


C’è chi a Ferragosto organizza appuntamenti al Palo della Morte e chi, invece, va a lavorare. Come sempre, come fosse un giorno come un altro. Sono circa 150mila le persone che, secondo Confartigianato, non si godranno la classica grigliata estiva ma che, invece, apriranno come al solito la serranda del proprio negozio o, qualunque sia la loro attività, passeranno il 15 di agosto, la giornata di Ferragosto, quella delle vacanze per eccellenza, almeno nella vulgata nazionalpopolare, a lavorare. Si tratta di chi lavora nell’ambito dei trasporti: dai tassisti fino agli autisti di pullman e conducenti dei treni. Secondo le stime, ci saranno almeno diecimila tra auto bianche e bus in servizio per tutta la giornata, campale, di giovedì prossimo. Ma i trasporti sono anche altro. Ci sono i gondolieri, per esempio, che eserciteranno anche a Ferragosto tra le calli veneziane. Ci sarà, al lavoro, tutto il comparto della ristorazione che spera di fare il pienone. Stando alle stime di Fipe-Confcommercio, resteranno aperti (almeno) 91mila ristoranti. In pratica, due locali su tre non chiuderanno le saracinesche ma si sfideranno, tra padelle, vini e coperti, a richiamare il maggior numero di clienti possibile. Che, sempre secondo Fipe, potrebbero essere circa cinque milioni in totale. Saranno in servizio migliaia e migliaia di carabinieri e agenti delle forze dell’ordine. Non bisogna mai abbassare la guardia, tantomeno a Ferragosto. E pertanto la Polizia postale, in particolare il profilo del Commissariato online, ricorda agli internauti che i truffatori non vanno in vacanza, nemmeno loro, e che pertanto bisogna prestare sempre molta attenzione quando si naviga in rete.

Sarà una giornata di duro lavoro anche per gli addetti ai musei e ai siti archeologici di Roma e Milano che rimarranno aperti per tutto Ferragosto. Un’apertura a cui il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano tiene tantissimo e che, anche quest’anno, sarà assicurata a beneficio dei turisti che affollano le due grandi capitali del Paese. L’apertura, va da sé, sarà assicurata anche in tantissime altre città italiane. Non sarà una giornata di ferie per i medici che, come ha assicurato Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, saranno sempre disponibili a intervenire specialmente a favore di tutti quegli anziani per i quali Ferragosto sarà un’altra giornata da ripassare in solitudine. Stando a quanto riporta la Cna, non andranno al mare i dipendenti di almeno 140mila imprese. Tra questi, tantissimi idraulici, ascensoristi, tecnici antifurto. Tutto per garantire eventuali interventi d’urgenza. Saranno al loro posto anche 20mila panificatori e pasticcieri che, per Confartigianato, si andranno a unire a circa 30mila baristi e gelatai che terranno le loro attività aperte. Per quest’ultima sigla, infine, non sarà una giornata di festa nemmeno per 8mila estetisti e 10mila parrucchieri che rimarranno a disposizione di chi vorrà regalarsi un ultimo ritocco prima di raggiungere il barbecue con gli amici o la tavolata in famiglia. Per ogni evenienza, infine, saranno di turno anche decine di meccanici e gommisti. Ma non ci sarà solo chi andrà a lavorare: a Ferragosto, infatti, c’è anche chi ha deciso di scioperare. A Palermo, infatti, le sigle che radunano gli addetti del settore turistico lamentano il mancato rinnovo dei contratti. E, per protestare, hanno deciso di incrociare le braccia. Filcams Cgil Palermo, Fisascat Cisl Palermo Trapani e Uiltucs Sicilia hanno scelto di alzare la voce: “Dopo più di 6 anni dalla scadenza del contratto – si legge in una nota – è impensabile registrare un sensibile passo indietro che vorrebbe mettere fortemente in discussione diritti già acquisiti. Non riusciamo a comprendere le motivazioni di un simile comportamento soprattutto se si considerano i dati da record che il settore sta registrando. Il comportamento delle associazioni datoriali mostra una fortissima mancanza di rispetto nei confronti delle migliaia di addetti del settore. Ecco perché – aggiungono i sindacalisti – il prossimo 15 agosto sciopereranno a Palermo i lavoratori dell’Hotel NH e del Grand Hotel delle Palme, strutture alberghiere che, nel palermitano, applicano i contratti dell’industria turistica. Per quanto ci riguarda, non ci fermeremo. Se le associazioni datoriali continueranno a manifestare posizioni di estrema chiusura al dialogo, lo sciopero del 15 agosto sarà solo la prima di una serie di iniziative che metteremo in campo per reclamare a gran voce il rinnovo del contratto nazionale di lavoro”.


Torna alle notizie in home