Attualità

Carceri, maschere di Nordio e mani sporche di sangue

di Angelo Vitale -


Maschere di Nordio per una protesta nella Capitale. Per denunciare la mancanza di provvedimenti per affrontare la drammatica situazione delle carceri italiane, Matteo Hallissey, Filippo Blangino e Pietro Borsari (segretario, tesoriere e membro di direzione di Radicali Italiani) si sono presentati questa mattina di fronte il ministero della Giustizia con la maschera di Nordio e le mani sporche di sangue, per poi essere fermati dalle forze dell’ordine.

“È indispensabile – dichiarano in una nota Matteo Hallissey e Filippo Blengino-segretario e tesoriere di Radicali Italiani – intervenire per evitare una sistematica violazione dei diritti umani dei detenuti e dei detenenti. Il Ministro Nordio deve venire con noi in carcere, la situazione è fuori controllo, ci sono detenuti con le braccia piene di tagli, bambini lasciati marcire nel carcere, anziani che non possono camminare e mangiare in autonomia, un sovraffollamento folle. Le persone in carcere muoiono, mentre il Governo emana provvedimenti spot. Abbiamo denunciato Nordio per tortura vista l’omissione di atti che sarebbero indispensabili per porre fine ad una situazione che lede lo Stato di diritto”.

Blengino, prima di questa protesta con le maschere di Nordio, con altri è stato ieri a Milano Opera. Con Patrizia De Grazia, presidente di Radicali Italiani, Raffaella Stacciarini di Radicali Milano, ed Ennio Ferlito (Direzione RI) ha visitato il carcere lombardo.

“La situazione del carcere di Opera – dice – rispecchia purtroppo quella delle carceri italiane: sovraffollamento, croniche carenze di organico e di risorse economiche. Ci sono delle iniziative trattamentali migliori rispetto ad altri istituti, ma ovviamente non basta. Le celle sono piccole, i detenuti vivono con servizi igienici accanto alla cucina. Abbiamo visto persone con più di ottant’anni, in gravi condizioni di salute senza un supporto adeguato. Anche qui, come altrove, c’è un’emergenza psichiatrica drammatica. I detenuti ci hanno chiesto di non spegnere i fari sulla condizione carceraria; è quello che abbiamo sempre fatto e quello che continueremo a fare per tutto il mese di agosto. Le manovre del Governo sono solo spot: le assunzioni saranno effettive tra tre anni, e sulla libertà anticipata non è stato fatto nulla; è solo fumo negli occhi, e il costo lo pagano i detenuti”.




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