Il crollo di Kröv: “L’hotel come un castello di carte”
Intorno alle ore 23 di martedì sera, nella località turistica di Kröv, una città vinicola sul fiume Mosella nella Germania occidentale, è crollato un piano di un hotel.
Quattordici persone erano nell’edificio al momento del crollo.
Due di queste, un uomo e una donna di origini tedesche, sono morte sul colpo, mentre altre cinque sono riuscite a mettersi in salvo autonomamente perché si trovavano in un’area diversa della struttura.
I restanti 7 hanno trascorso la notte sotto le macerie.
Di questi, nella giornata di ieri sei sono stati estratti ancora vivi. Tra di loro anche una famiglia proveniente da Urk, nei Paesi Bassi: la madre Edi di 23 anni che ha riportato lievi ferite, il figlio Jamie di due anni, rimasto fortunatamente illeso e il padre Mark di 26 anni, salvato alcune ore più tardi.
Al momento i servizi di emergenza stanno lavorando per salvare la vita dell’ultimo disperso con cui sono in contatto telefonico.
Il crollo del piano ha schiacciato due soffitti uno sopra l’altro rendendo le operazioni di soccorso particolarmente difficili.
“Dobbiamo procedere con cautela perché l’intera struttura dell’edificio è come un castello di carte. Se tiriamo fuori la carta sbagliata, questo edificio è destinato a crollare”, ha dichiarato Joerg Teusch, ispettore antincendio e di protezione dai disastri per il distretto di Bernkastel-Wittlich.
Teusch ha affermato che la causa del crollo strutturale non è stata ancora determinata.
Si ritiene che l’edificio originale dell’hotel risalga al XVII secolo, ma sono stati aggiunti altri piani intorno al 1980.
Fino a martedì mattina erano stati eseguiti alcuni lavori di costruzione, ma non è ancora chiaro se ci sia un collegamento tra queste operazioni e il tragico collasso dell’edificio.
L’emittente pubblica regionale Swr ha affermato che i testimoni hanno riferito di aver sentito un botto e di aver visto una grande nuvola di polvere.
L’operazione di salvataggio ha coinvolto 250 soccorritori tra vigili del fuoco, poliziotti , specialisti di droni e cani da salvataggio.
“Non c’era la possibilità (di usare) scale, ingressi di case, porte o finestre, perché semplicemente non c’erano più”, ha detto Teusch.
Data la precarietà della struttura alberghiera, le autorità hanno evacuato anche 21 persone da tre edifici immediatamente intorno all’hotel.
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