Giallo a Roma: uccisa nella sua auto, il marito confessa in un bar
Giallo nella Capitale: questa mattina, poco dopo le 9, una donna è stata trovata senza vita, colpita da almeno un colpo d’arma da fuoco, all’interno della sua auto in via Palombarese 222, a Fonte Nuova. Inutili i soccorsi del 118.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Mentana e della Compagnia di Monterotondo che avrebbero portato in caserma il marito, la cui posizione è al vaglio.
AGGIORNAMENTO
Con il corpo senza vita della moglie in macchina, è entrato nel bar tabacchi a pochi passi dicendo: “Ho ucciso mia moglie, chiamate i carabinieri”. E’ successo questa mattina, in via Palombarese, a Fonte Nuova. A scoprire il corpo, e a chiamare i soccorsi, lo stesso commerciante che, incredulo, è uscito in strada ritrovandosi davanti la scena terribile descritta dall’uomo.
Per Annarita Morelli, 72 anni, non c’era ormai nulla da fare. Il marito 74enne, all’arrivo dei carabinieri, ha consegnato la pistola e si è fatto portare nella caserma.
“Annarita veniva sempre da noi per i suoi gatti, aveva una colonia felina. È arrivata prestissimo, perché io l’ho incrociata mentre andava via da sola, in auto, pochi minuti dopo le 8. Era passata per ritirare la ricetta di un antiparassitario, ma era tranquilla”. Lo racconta la dottoressa Cristina Bottiglione, medico veterinario della clinica di m via Palombarese, dove all’uscita Annarita Morelli, la 72enne trovata morta nella sua Fiat Panda, è stata uccisa dal marito. Finora, un giallo per le motivazioni del gesto.
Le quali però sembrano trovare una possibile traccia in quanto raccontato da un conoscente dell’omicida: “Da quando era andato in pensione, Domenico passava tutti i giorni qui. Per il caffè, per fare una chiacchierata. Non ricordo abbia mai detto nulla che facesse anche solo immaginare quanto accaduto oggi. Ma più volte, ultimamente, mi diceva che i giochi erano finiti, rubinetti chiusi, cose di questo tipo. ‘Non le do più una lira’ ripeteva spesso. Ma mai, mai, frasi violente”. Lo ricorda il dipendente di una auto officina accanto al palazzo a Tor Lupara, dove per 40 anni Annarita Morelli e Domenico Ossoli avevano vissuto con i loro tre figli.
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