Tajani: “Italiani, via dal Libano”. E’ guerra aperta nell’area tra Israele e Hezbollah
“Visto l’aggravarsi della situazione, invitiamo gli italiani che soggiornano temporaneamente in Libano a non recarsi assolutamente nel Sud del Paese ed a rientrare in Italia con voli commerciali il più presto possibile”: lo scrive in un post su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani, condividendo il numero dell’Unità di crisi della Farnesina +390636225.
“Invitiamo altresì i turisti italiani a non recarsi in Libano”. E’ l’appello in un post su X del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha già esortato gli italiani che si trovano temporaneamente nel Paese a non recarsi nel sud del Libano e a rientrare al più presto possibile “vista l’aggravarsi della situazione” in Medio Oriente.
Anche la Spagna, dopo che lo hanno già fatto diversi Paesi come la Francia, ha esortato i suoi connazionali a lasciare il Libano mentre si attende l’attacco iraniano contro Israele in rappresaglia all’uccisione a Teheran di Ismail Haniyeh. “Agli spagnoli che si trovano in Libano, soprattutto se il loro soggiorno è temporaneo, si raccomanda di lasciare il Paese utilizzando i mezzi commerciali esistenti”, fa sapere il ministero degli Esteri, sottolineando “il contesto generale di instabilità”.
Pure l’Arabia Saudita chiede ai suoi connazionali in Libano di lasciare “immediatamente” il Paese dei Cedri. La rappresentanza diplomatica “segue con attenzione gli sviluppi degli eventi nel sud del Libano e – si legge su X – rinnova l’invito ai cittadini sauditi a lasciare immediatamente il territorio libanese”. Un’esortazione simile era arrivata a giugno per i cittadini della monarchia del Golfo in Libano.
Poche ore prima di questi appelli, la notizia di caccia israeliani che avrebbero condotto un raid su una centrale elettrica vicino a un sito per la fornitura idrica nella città di Taybeh, nel sud del Libano. Lo riferisce il sito libanese al-Akhbar, postando le immagini dell’impianto in fiamme, citato dal Times of Israel. Nessun commento dalle forze di difesa israeliane (Idf).
E ancora, in mattinata, una trentina di razzi sono stati lanciati nella notte da Hezbollah, che ha rivendicato l’attacco, contro la Galilea, nel nord di Israele, senza fare vittime. Lo hanno riferito fonti delle Forze di difesa israeliane, secondo cui la maggior parte dei razzi sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome, a parte uno caduto sulla comunità di Beit Hillel e alcuni in zone aperte. In risposta i caccia israeliani hanno colpito il lanciarazzi usato nell’attacco, partito da Marjayoun, nel sud del Libano, oltre ad altre infrastrutture degli Hezbollah.
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