Attualità

L’imprenditore turistico Domenico Cimino: “Per il nostro futuro portiamo lo sguardo oltre l’Occidente”

di Federico Tassinari -


Da anni conosciamo la famiglia Cimino, che a Rimini ogni anno acquisisce un hotel, rimoderna quelli esistenti, applica con energia le idee e i programmi, l’anima imprenditoriale, quella delle sfide anche difficili rappresenta la fonte energetica del fare impresa.
Domenico Cimino, che si deve fare per stare a galla e prosperare?
Gli alberghi non sono più competitivi, la concorrenza internazionale la dobbiamo precedere ed ora siamo in rincorsa lenta, si devono fare accorpamenti di camere per economie di scala, è cambiata la richiesta: oggi la clientela fino a 45 anni non chiede più la pensione completa, ha bisogno di camere tecnologiche, grandi tv, docce spaziose e letti comodi.
Voi come state agendo in questo senso?
Ultimamente abbiamo accorpato due hotel, l’Adriatica e il Gim con negozi al piano terreno, 90 camere un’offerta rivolta ai giovani, spazi comuni e camere moderne come dicevo. Un occhio anche rivolto alla storia, in ogni camera ci sono manifesti che riproducono la storia di Rimini raccolta con l’evoluzione della pubblicità della riviera che si è evoluta con l’offerta di vacanza, negli anni.
In questa fase di rilancio le istituzioni hanno fatto e stanno facendo la loro?
Il parco del mare ha cambiato il volto del lungomare, oggi venendo a Rimini c’è stata una vera rivoluzione estetica e funzionale rispetto a qualche anno fa, anche i bagnini che gestiscono le spiagge devono mettersi al passo con i tempi: piscine, giochi d’acqua, palestre in spiaggia. Pensando al futuro una buona idea sarebbe quella di fare un concorso fra gli studenti di architettura per capire da loro che hanno un occhio proiettato al futuro come vedono Rimini negli anni a venire.
Una Rimini proiettata nel futuro. E il Sindaco?
Il Sindaco è molto attento alle esigenze. Nel nostro territorio si deve sviluppare il discorso universitario e quello sanitario. Una città moderna deve avere il cambio generazionale attento e pronto alle nuove sfide, lanciandole e non subendole.
Sfide che oggi diventano globali, con assetti geopolitici che modificano le scelte…
Sicuramente noi siamo in Europa e i giganti, a cominciare dagli Usa, hanno negli anni portato ad un isolamento del nostro piccolo continente. Il Nord Africa e la Russia con i quali c’era stato un avvicinamento oggi sembrano distanti anni luce: come possiamo oggi affrontare le sfide con i giganti asiatici, come India e Cina? Le menti brillanti del continente europeo, con una portata che si estendeva fino alla Russia, avrebbero creato nuovi mercati capaci di indebolire quello statunitense. Gli Stati Uniti, invece, hanno implementato strategie di contenimento per impedirci lo sviluppo di relazioni e accordi con il Nord Africa e l’Europa orientale.
Sfide con giganti dove ci sono anche regimi fiscali vantaggiosi o comunque non pesanti come i nostri?
Handicap tasse, popolazione che invecchia in termini record, consideriamo che l’età media in India è 27 anni, si comprende quanta energia ci sia di differenza nel voler fare e applicare idee e lavoro.
Noi italiani siamo sempre stati un popolo di combattenti, ci siamo sempre rimboccati le maniche, anzi diamo il meglio nelle crisi…
Dovremo calcolare ogni mossa del futuro, non chiuderci nel nostro piccolo continente europeo, aprirci ai paesi dell’est alla Cina, India e all’Africa. La nostra posizione geografica è strategica, il porto di Gioia Tauro è un esempio di quanto spreco possa essere fatto, le merci che invece di raggiungere i porti del nord Europa avrebbero potuto avere uno scalo comodo e vicino, mentre Gioia Tauro è diventato porto provinciale ad uso domestico, questo per fare un esempio di una visione limitata. Un costante dialogo con le università serve a questo, un ufficio permanente di dialogo fra imprese, università e politica, abbiamo politici che non decidono o quando decidono fanno proposte assurde come quella del Ministro che vuole trasportare i turisti in elicottero. C’è molto da fare, io da anni cerco di fare il possibile.


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