Esteri

Israele nel mirino di Pasdaran e Hezbollah: “Dure rappresaglie”

di Ernesto Ferrante -


Ismail Haniyeh non è stato ucciso dall’esplosione di un ordigno nascosto due mesi prima nella guest house e attivato da remoto. L’Iran ha smentito la ricostruzione del New York Times. L’agenzia iraniana Tasnim ha citato una “fonte informata” secondo cui l’articolo del Nyt è “pieno di menzogne”, rientra “nella guerra psicologica” israeliana e “non ha alcun valore giornalistico”. I Guardiani della Rivoluzione, i Pasdaran, sostengono che il capo politico di Hamas sia stato eliminato con un “proiettile a corto raggio con una testata di circa sette chilogrammi, trasportato da un drone o da un altro vettore”, come dimostrerebbe anche la “forte esplosione all’esterno dell’area del luogo in cui soggiornava Haniyeh”. Un’azione “pensata e attuata dal regime sionista e sostenuta dal governo criminale dell’America”.
Le forze di sicurezza iraniane hanno arrestato oltre venti persone per presunti collegamenti con l’assassinio di Ismail Haniyeh. Tra i fermati, stando a quanto si legge sul Times of Israel, figurano alti ufficiali dell’intelligence iraniana, ufficiali militari e membri dello staff della residenza dove alloggiava il leader del movimento islamico di resistenza, gestita dall’organo militare IRGC, il Corpo dei Guardiani della Rivoluzione islamica.
Il capo dei Pasdaran, Hossein Salami, ha minacciato dure rappresaglie contro Israele per l’azione compiuta. “Il regime sionista criminale e terrorista e i suoi sostenitori devono fare i conti con l’ira dei gruppi di resistenza”, ha dichiarato il generale citato dal sito dell’Irgc, il corpo delle guardie della rivoluzione islamica, alludendo agli Houthi, Hezbollah e milizie filoiraniane in Iraq e Siria. In una lettera al leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, il comandante ha parlato di “vendetta dura e sanguinosa”. Salami ha scritto che Israele dovrà pagare un prezzo elevato per l’uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh e del comandante di Hezbollah Fuad Shukr a Beirut.
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver colpito a morte anche un altro elemento di spicco dei miliziani sciiti libanesi, Ali Nazih Abed Ali, considerato una figura “centrale nel Fronte Sud dell’organizzazione terroristica di Hezbollah”, accusato di essere coinvolto nella pianificazione e nell’esecuzione di vari attacchi. L’operazione è scattata nella zona di Bazouriyeh, nei pressi di Tiro. Per le Idf, come si legge su X, si tratta di un “colpo significativo al funzionamento del Fronte Sud” e di “Hezbollah nella regione”. Gli uomini di Nasrallah hanno confermato la morte di Ali Nazih Abed Ali.
Gli Hezbollah libanesi, potrebbero colpire obiettivi “più in profondità” nel territorio israeliano e “non limitarsi a obiettivi militari”. E’ quanto prefigura la rappresentanza iraniana alle Nazioni Unite. “Prevediamo che, nella sua risposta, Hezbollah sceglierà obiettivi più ampi e più in profondità e non si limiterà solo a obiettivi e mezzi militari”, hanno affermato gli iraniani.
Israele ha capito che le sue ultime mosse hanno alzato il livello dello scontro e sta ultimando gli accordi con gli alleati per formare una nuova “coalizione” che, come accaduto lo scorso aprile, possa intercettare gli attacchi dei Pasdaran e di Hezbollah. A riportare la notizia è stata l’emittente israeliana Canale 12, aggiungendo che gli Stati Uniti, il Regno Unito, gli Stati del Golfo, l’Egitto e la Giordania sono pronti ad aiutare ad abbattere i missili e droni qualora venissero lanciati dalla Repubblica islamica e dal Libano.
La situazione preoccupa non poco gli Usa. In una telefonata avuta con Benjamin Netanyahu, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto al primo ministro israeliano di evitare un ulteriore aumento delle tensioni nella regione. Alla conversazione ha partecipato anche la vicepresidente Harris.
Biden e i suoi collaboratori sarebbero molto irritati per l’atto di forza dello Stato ebraico contro il gruppo islamista palestinese, avvenuto meno di una settimana dopo l’incontro con Netanyahu nello Studio Ovale.


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