Attualità

Le case “a tre euro” a Sambuca di Sicilia

di Redazione -


di FRANCESCA GALLO
La sua fama oltreoceano è nota come “Little America”, finendo ancora una volta sulle pagine della CNN, la, piccolo Comune della provincia di Agrigento, con poco più di 5 mila abitanti. Un luogo remoto, situato nel cuore dei Monti Sicani, ricco di fascino e storia che continua ad attrarre potenziali acquirenti da ogni parte del mondo, divenendo nel giro di pochi anni meta privilegiata del turismo internazionale, grazie ad un progetto divenuto il simbolo di una strategia amministrativa finalizzata a rivitalizzare la comunità e a promuovere il patrimonio culturale locale.
Avviata nel 2019, con la messa sul mercato dei primi quindici alloggi a un euro, e riproposta nel luglio del 2021 con investimenti a soli due euro, la formula di vendita promossa dal borgo siciliano oggi fa registrare numeri importanti: oltre 200 gli immobili venduti e risanati che hanno contribuito a rilanciare l’economia locale, apportando un afflusso di ben 20 milioni di euro.
“La vendita delle “case a 1 euro” ha rappresentato una grande opportunità per Sambuca di Sicilia, quale azione di rilancio e recupero del territorio” commenta soddisfatto il sindaco Giuseppe Cacioppo. “Abbiamo investito convintamente in questo progetto – spiega – e i risultati raggiunti in questi anni ci hanno indotto a lanciare un terzo lotto di altri 10 immobili proposti, questa volta, al prezzo a base d’asta di 3 euro”. Per partecipare al bando c’è tempo fino al 7 ottobre 2024.
Una proposta allettante per molti italiani all’estero, italo-discendenti, che spinti dal desiderio di riappropriarsi delle proprie radici realizzano, così, il sogno di ritornare nella terra d’origine dei propri avi.
È la storia di Meredith Tabbone che da Chicago apprende tramite la CNN delle “case a 1 euro”, partecipa al bando e acquista diversi fabbricati, per riscoprire, così, le sue origini siciliane. Il bisnonno, nato a Sambuca di Sicilia, nel 1902 aveva lasciato la Sicilia alla volta degli Stati Uniti. Quattro generazioni dopo, la giovane nipote, da vera siciliana, ha sentito forte il richiamo di quelle radici. Ma è anche la storia di Silvia, economista di Bruxelles che a Sambuca insieme al compagno, un ingegnere Croato, emozionata ripercorre le tracce delle proprie origini, fermandosi sul davanzale della casa natia della bisnonna, “la za Vicinzina”.
Le tante ristrutturazioni già effettuate, i diversi angoli del paese rigenerati, gli edifici risanati e i tanti prospetti messi a nuovo, danno la dimensione della trasformazione in atto che sta vivendo Sambuca di Sicilia. Ad una ad una le case aquistate a pochi centesimi, rigorosamente ristrutturate, riemergono in tutta la loro bellezza architettonica perfettamente incastonate nel contesto di un impianto urbano che conserva ancora ben evidenti le tracce di matrice islamica, in un quartiere sviluppato attorno a sette vicoli saraceni e trasformati in un museo vivente di storia arabo-sicula.
L’iniziativa del Comune di Sambuca di Sicilia, il cui obiettivo è quello di vincere lo spopolamento e promuovere nuovi investimenti sul territorio, cattura l’attenzione della stampa internazionale. Se ne occupa il Malaysia News di Singapore, il Dubline Live, e la proposta continua ad attrarre stranieri, in prevalenza statunitensi, da San Francisco, Chicago, New York, dal Maryland.
Nell’antica Zabut hanno acquistato casa giornalisti, scrittori, artisti e attrici, come l’italo-americana Lorraine Bracco, o l’ecocomista Massoud Ahmadi, 71 anni, in pensione della contea di Montgomery (USA), che nel gennaio 2019 compra un immobile ad un euro, investendo 400 mila euro per trasformarlo in una casa da sogno. Professionisti che con i loro investimenti hanno contribuito a trasformare il Borgo in luogo d’interesse diffuso, in un momento in cui il 2024 viene individuato come l’anno del “turismo delle radici”.
Accogliente ed ospitale Sambuca oggi dà il benvenuto ad una nuova comunità straniera, composta da circa 50 famiglie, che ha messo radici nel Borgo, integrandosi in modo del tutto naturale con gli abitanti del posto, con le tradizioni del luogo e apportando un contributo in termini di sviluppo culturale e di stimoli alla comunità.
“Il progetto delle ’case a 1 euro’ ha cambiato il volto di Sambuca di Sicilia rivelandosi una formula strategica per lo sviluppo locale con ricadute importanti per il territorio che in fatto di accoglienza turistica oggi può contare su circa 200 nuovi posti letto. Numeri che prima del 2016, con la conquista del titolo di Borgo più bello d’Italia, si riducevano ad appena una struttura ricettiva a 4 stelle. Questo ci inorgoglisce e ci dà grandi soddisfazioni – dichiara il sindaco – vuol dire che il nostro territorio affascina e offre le condizioni ambientali ideali per trasferirsi a vivere a Sambuca di Sicilia”.
L’esperienza delle “case a 1 euro” si è rivelata non solo redditizia, ma ha innescato un vero e proprio percorso di rinascita, in cui fondamentale importanza assumono sia l’aspetto della rigenerazione urbana, che gli scambi orizzontali, tra la comunità che accoglie e chi arriva. Rapporti di prossimità di cui è fortemente impregnata la vita dei piccoli borghi. Luoghi dove, chi si ferma per mesi, non solo vive di “turismo esperenziale”, ma diventa parte integrante della comunità, va alla ricerca delle proprie radici, esplora i luoghi, le tradizioni e la cultura dei propri antenati.
“Questa è la vera forza del progetto che va ben oltre la “casa a 1 euro” – dice il Sindaco – per noi è importante far conoscere Sambuca, le sue origini arabe, la sua storia, la sua vivacità culturale nota fin dall’800, il Teatro e i monumenti. Il fortino Mazzallakar edificato sulle sponde del lago Arancio che periodicamente emerge dalle acque in tutta la sua affascinante bellezza”.


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