Politica

PRIMA PAGINA-Meloni da Xi Jinping: Cina fondamentale per pace e stabilità

di Giuseppe Ariola -


Un lungo colloquio, durato oltre un’ora e mezza, nel corso del quale la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, e il presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, hanno affrontato i principali temi al centro dell’agenda politica internazionale, a partire dal conflitto in Ucraina, dalla crisi in Medio Oriente e dalle tensioni sempre maggiori nell’Indo-Pacifico. “Ragioniamo insieme per garantire la stabilità e la pace”, ha detto la premier italiana. Per quanto attiene, invece, alle relazioni tra i due stati, vero punto nodale del viaggio di Giorgia Meloni in Cina, l’incontro ha rappresentato l’occasione per fare il punto sui rapporti commerciali con lo sguardo rivolto verso il futuro, con Xi Jinping che ha evidenziato l’importanza di “una prospettiva strategica e di lungo termine”. Ed è in sostanza questo il succo del Piano d’azione triennale per il rafforzamento del Partenariato strategico globale tra Cina e Italia che definisce le priorità nei settori del commercio e investimenti, della finanza dell’innovazione scientifica e tecnologica, dell’istruzione, dello sviluppo verde e sostenibile, della sanità, dei rapporti culturali e degli scambi tra popoli, firmato l’altro ieri alla presenza di Meloni e del primo ministro cinese Li Qiang. La premier italiana ha parlato di un accordo “che definisce i prossimi 3 anni della nostra cooperazione bilaterale con l’obiettivo di valorizzare il lavoro che abbiamo già fatto, ma anche di esplorare nuove forme di cooperazione lavorando allo stesso tempo per un bilanciamento dei rapporti commerciali. Da questo punto di vista penso che l’Italia possa avere un ruolo importante anche per quello che riguarda le relazioni con l’Ue. E anche qui il tentativo di creare rapporti commerciali che siano il più possibile equilibrati”. Per quanto riguarda in particolare il primo punto del documento, ovvero quello che riguarda commercio e investimenti, l’intesa siglata a Pechino è tanto più importante in considerazione di quelli che sono i volumi delle esportazioni dei prodotti italiani in Cina. Il mercato cinese è, infatti, il secondo extra Ue – dopo gli Stati Uniti – per quanto riguarda l’importazione del Made in Italy, per un valore di oltre 19 miliardi di euro. Non a caso Giorgia Meloni durante l’incontro ha rimarcato che “la Cina- per noi è un partner economico, commerciale, culturale di grande rilievo”, sottolineando l’esigenza di “favorire le relazioni economiche, commerciali, culturali e scientifiche, ma anche il dialogo a livello multilaterale in un tempo molto complesso come quello in cui viviamo perché’ il mondo introno a noi sta cambiando”. Tra i temi trattati nel corso del vertice tra i leader di Italia e Cina è stato, infatti, centrale quello relativo alle nuove tecnologie e al loro sviluppo a partire dall’intelligenza artificiale il cui impatto inizia a farsi sentire anche sul mercato del lavoro. Tutti punti sui quali c’è stata ampia convergenza, tanto che il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina è pronta a collaborare con l’Italia “per promuovere l’ottimizzazione e il miglioramento della cooperazione negli investimenti economici e commerciali, nella produzione industriale, nell’innovazione tecnologica e nei mercati terzi, nonché per esplorare la cooperazione in aree emergenti come i veicoli elettrici e l’intelligenza artificiale”. Per quanto riguarda poi gli investimenti cinesi in Italia, è stata ribadita la ferma volontà di incrementare le attività imprenditoriali nel nostro Paese, pur rimarcando l’esigenza che ciò avvenga in un contesto “equo, trasparente, sicuro e non discriminatorio per le sue imprese”.

Infine, nel corso dell’incontro tra Giorgia Meloni e Xi Jinping si è parlato anche dei rapporti tra la Cina e l’Unione Europea, ma soprattutto del ruolo dell’Italia per promuovere il dialogo e la cooperazione tra il governo di Pechino e le istituzioni comunitarie.


Torna alle notizie in home