Esteri

L’Isis minaccia le Olimpiadi, ora la Francia trema

di Rita Cavallaro -


L’Isis minaccia le Olimpiadi e ora la Francia ha paura. È allerta massima a Parigi, dove oggi si aprono ufficialmente i Giochi e i timori di un attacco terroristico su vasta scala diventano più reali. Nell’ultimo mese si erano rincorsi gli alert dell’intelligence francese sull’attività di cellule e lupi solitari pronti a colpire durante le Olimpiadi a cui parteciperanno 206 delegazioni da tutto il mondo, Italia compresa. Addirittura a maggio scorso la Dgsi, il servizio interno dell’intelligence, aveva arrestato un 18enne ceceno che pianificava un attentato contro lo stadio “Geoffroy-Guichard”, a Saint Etienne, dove verranno ospitati diversi incontri in questi giorni.

Gli 007 da allora setacciano il dark web e tengono sotto stretta sorveglianza alcuni soggetti considerati pericolosi, ma in un clima d’instabilità politica, con la Francia uscita dalle urne senza una maggioranza e alle prese con la formazione di un governo tecnico, anche l’azione capillare della sicurezza potrebbe mostrare delle falle. Soprattutto alla luce dei nuovi profili di combattenti, che sarebbero stati reclutati dall’Isis-K, lo Stato Islamico del Khorasan. Si tratta di personaggi mai attenzionati e al di là di ogni sospetto, perché sono ragazzini, quasi tutti tredicenni, chiamati alla guerra santa contro l’infedele attraverso social media come TikTok. Una scoperta, quella dei funzionari europei della sicurezza, emersa proprio in queste ore e che sta mandando in tilt i piani della security.

“Le Olimpiadi dei lupi solitari sono iniziate con il volere di Allah”: è questo uno dei messaggi rintracciati sul web e lanciati dai propagandisti del terrore, che fanno proseliti nel mondo e hanno avviato l’azione di reclutamento degli insospettabili ragazzini. Dunque gli 007 francesi, in collaborazione con le agenzie di tutto il mondo, stanno correndo ai ripari per evitare che i Giochi olimpici di Parigi si trasformino in una carneficina. Israele, che lavora su più fronti tenendo gli occhi sia su Hamas sia sul mondo filo palestinese duro con la guerra di Benjamin Netanyahu, ha avvisato l’intelligence francese sull’elevato rischio di attacchi terroristici controva delegazione israeliana presente ai giochi. In una lettera al ministro degli Esteri Stephane Sejourné, citata dal Times of Israel, il capo della diplomazia Israel Katz ha avvertito di “un complotto sostenuto dall’Iran per attaccare la delegazione israeliana alle Olimpiadi di Parigi”. Gli 88 atleti che da oggi gareggeranno a Parigi sono stati dunque già posti sotto protezione, sorvegliati 24 ore su 24 non solo dai servizi di sicurezza francesi, ma anche dai funzionari dello Shin Bet.

“C’è chi cerca di minare il carattere celebrativo di questo gioioso evento”, ha scritto Katz. “Attualmente disponiamo di valutazioni riguardanti la potenziale minaccia rappresentata dai terroristi iraniani e da altre organizzazioni terroristiche che mirano a compiere attacchi contro i membri della delegazione israeliana e i turisti israeliani durante le Olimpiadi”, ha sottolineato, ringraziando i funzionari francesi per “le misure di sicurezza senza precedenti” messe in atto per salvaguardare gli atleti.
Misure di sicurezza imponenti sono state attivate anche nelle zone che circondano i luoghi degli eventi, negli obiettivi sensibili di Parigi e nei punti d’accesso agli spettacoli. La capitale francese è blindata: strade e stazioni della metropolitana sono state chiuse, sono state erette circa 44mila barriere, è stato creato un elaborato sistema di codici QR per i residenti e per chi vuole accedere al lungosenna e alle isole. Circa un milione di persone, tra volontari olimpici e lavoratori coinvolti negli eventi, sono state sottoposte ad accurati controlli preventivi. Il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha fatto sapere che, per motivi di sicurezza e a seguito degli accertamenti, sono stati interdetti dalla partecipazione agli eventi circa quattromila soggetti, mille dei quali perché sospettati di potenziale “spionaggio” e interferenza”. Ma la minaccia incombe e ha il volto dei ragazzini.


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