Ritrovati i corpi di 5 ostaggi: ancora 111 in mano ad Hamas
I corpi di cinque ostaggi, rapiti lo scorso 7 ottobre da Hamas, sono stati recuperati dai militari israeliani nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf). Si tratta di Ravid Katz, 51 anni, Oren Goldin, 33 anni, Maya Goren, 56 anni, il sergente Kiril Brodski, 19 anni e il sergente maggiore Tomer Yaakov Ahimas, 20 anni.
In precedenza erano stati tutti dichiarati morti dalle Forze di difesa israeliane, sebbene i loro corpi continuassero a essere trattenuti a Gaza. Tutti e cinque furono uccisi il 7 ottobre e i loro corpi furono trascinati a Gaza dai terroristi guidati da Hamas, spiega il Times of Israel.
I loro resti sono stati ritrovati a Khan Younis mercoledì dalle truppe, comprese le forze speciali della 98a divisione dell’IDF e gli agenti dello Shin Bet, ha detto l’agenzia militare e di sicurezza in una dichiarazione giovedì mattina.
Secondo la dichiarazione, gli interrogatori dello Shin Bet dei terroristi detenuti a Gaza e di altri servizi segreti hanno permesso alle truppe di raggiungere il sito di Khan Younis e recuperare i corpi, nel mezzo di una nuova offensiva nella città nel sud della Striscia di Gaza.
Si ritiene che ora ci siano 111 ostaggi a Gaza, compresi i resti di 39 morti confermati dall’IDF, delle 251 persone rapite durante l’attacco di Hamas quasi 300 giorni fa.
Degli ostaggi ha parlato negli Usa il premier israeliano: La guerra continuerà fino a quando Hamas “non sarà distrutta” e Gaza dovrà essere “smilitarizzata e deradicalizzata”. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu illustra la sua visione per il dopoguerra nel discorso davanti al Congresso degli Stati Uniti, non prima di aver ribadito che il conflitto durerà “finché non avremo distrutto le capacità militari di Hamas e il suo dominio a Gaza e non avremo riportato a casa tutti i nostri ostaggi”. “Non ci accontenteremo di niente di meno”, ribadisce.
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