Cultura & Spettacolo

Moreno il Biondo: “Con Salirà racconto storie di amori perduti”

di Nicola Santini -


S’intitola Salirà il nuovo singolo di Moreno Conficconi alias Moreno il Biondo, disponibile su tutte le piattaforme digitali per Arvmusic. Il brano è prodotto dallo stesso Moreno il Biondo con Giovanni Amighetti ed Alessandro Marcantoni. Celebre in tutta Italia, grazie alla sua esperienza nel mondo della musica da ballo come leader dell’orchestra di Raoul Casadei e come co-fondatore degli Extraliscio, si racconta a L’identità.

Moreno, quali temi affronta Salirà, il tuo nuovo brano?
Racconta la storia di un amore perduto: il protagonista osserva la persona amata allontanarsi verso un’altra relazione. Le scale, che sembrano infinite e conducono verso un altrove che non si vorrebbe definire, simboleggiano questo distacco doloroso. È un’esperienza comune che molti di noi hanno vissuto almeno una volta nella vita. La canzone é un singolo che anticipa l’album “Viaggio nella musica popolare”. È uno dei nuovi brani che ho composto per celebrare la musica della mia terra, la Romagna, insieme al recupero di brani storici e musiche di altre regioni.

Questo singolo, all’interno del tuo percorso, che tipo di step rappresenta?
In questo brano, tutto è suonato dal vivo, senza l’uso di basi, sequencer o elettronica programmata. Non sono accompagnato dalla classica orchestra di liscio, ma da musicisti altrettanto straordinari: Roberto Gualdi, batterista di Vecchioni, che ha dato al brano un ritmo incalzante e un senso di urgenza; Valerio Combass degli Après la Classe e Raf, che al basso ha portato un tocco di ska-punk con una libertà virtuosistica di fraseggio; Giovanni Amighetti ai sintetizzatori, che ha usato tastiere vintage degli anni ’70, come l’ARP Omni e il Prophet 5 per l’assolo; e Luca Nobis alla chitarra, che mi ha anche aiutato nella composizione. La voce di supporto è di Stefania Morciano, una cantante salentina con un vasto repertorio che non comprende certo il liscio. Io, oltre a cantare, ho suonato il clarinetto in do, uno strumento invece tipico del liscio romagnolo.

Hai passato 10 anni, dal ’90 al 2000 al fianco del Maestro Raoul Casadei. Qual è il ricordo più bello?
Tra di noi c’era una sintonia assoluta, dalla programmazione dei concerti, avevamo insieme anche una segreteria artistica ed ero il presidente della cooperativa, ero leader dell’orchestra, arrangiatore e come compositore al suo fianco, ho firmato la quasi totalità delle canzoni del decennio 1990-2000, e per questo sono tantissimi i ricordi legati a lui.

Sei attualmente in tour. Che di spettacolo dobbiamo aspettarci?
Oltre ai concerti di liscio con l’orchestra sto portando avanti spettacoli e date speciali dei festival dove la musica romagnola diventa capofila nel proporre diversi aspetti della musica popolare italiana. Dalla tradizione salentina a quella siciliana, dalla Sardegna alla Campania. Sono presenti ospiti di riguardo provenienti dalla Taranta, la band E-Wired Empathy con Gualdi, Amighetti, Nobis e Combass, l’organettista Riccardo Tesi per citarne alcuni. In particolare uno spettacolo a cui tengo molto è quello che si è tenuto il 2 luglio a Gatteo Mare, anteprima di Sanliscio e della Notte Rosa, dove una parte della serata è stata dedicata alle composizioni di Daniele Durante, indimenticato ricercatore ed autore.


Torna alle notizie in home