Politica

PRIMA PAGINA-Nuova sfida sul fronte della Giustizia: razionalizzare il sistema penitenziario

di Giuseppe Ariola -


L’attenzione del governo sul settore della giustizia si conferma estremamente alta. In attesa che la riforma del ministro Nordio, incentrata prevalentemente sulla separazione delle carriere e sulle modalità di selezione dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura approdi in Parlamento, le Camere hanno già approvato in via definitiva il provvedimento con il quale si è abolito il reato di abuso d’ufficio. A poche settimane di distanza in commissione Giustizia a Palazzo Madama è poi iniziato l’esame del decreto Carceri con il quale, oltre a potenziare l’organico del personale penitenziario, si interviene sulla durata della pena carceraria, sulle modalità per accedere a misure alternative alla detenzione e si potenziano gli strumenti atti a favorire il reinserimento sociale dei condannati. In poche parole, si tratta di una razionalizzazione del sistema penitenziario resa tanto più necessaria dal problema sempre più grave del sovraffollamento carcerario. E proprio mentre al Senato è in corso l’esame del decreto, un nuovo dossier dell’Osservatorio Antigone lancia un ulteriore allarme sul livello sovraffollamento che secondo l’associazione toccherebbe addirittura il 130,4%. La popolazione carceraria supera di oltre 14 mila unità i posti effettivamente disponibili nei penitenziari italiani. Un dato che tiene conto della media registrata in tutti gli istituti di pena del Paese, ma che in alcune specifiche realtà è tanto più grave se si pensa che in ben un quarto dei penitenziari il livello di sovraffollamento tocca il 150% e in alcune specifiche realtà, come nel caso dell’istituto San Vittore di Milano, supera addirittura il 200%. È evidente che in un simile contesto non sia possibile garantire le condizioni minime di vivibilità all’interno dei penitenziari, a partire da quelle igieniche e sanitarie. Si tratta, insomma, di numeri importanti sui quali, oltretutto, ha un impatto fondamentale l’istituto della custodia cautelare, una misura che già mesi fa, in un colloquio con il nostro giornale, il capogruppo di Forza Italia in commissione Giustizia al Senato Pierantonio Zanettin ha definito come “un’anomalia tutta italiana”. Proprio il senatore azzurro, a margine dei lavori di ieri della commissione, ha parlato di “alcuni emendamenti del governo al dl Carceri che migliorano sicuramente il testo”. A partire da quello che “consente ai detenuti tossicodipendenti di espiare la loro pena nelle comunità terapeutiche” che ricalca, ricorda Zanettin, un ordine del giorno presentato nei giorni scorsi da Forza Italia. Per quanto riguarda poi le altre ipotesi di modifica al decreto presentate dai forzisti ci sono quelle relative all’affidamento in prova ai servizi sociali, quelli sulla semi libertà e, ovviamente, quelli che mirano a incidere proprio sull’utilizzo della carcerazione preventiva. Emendamenti sui quali è atteso il parere del governo che non è detto sia favorevole, sebbene le proposte provengano da partiti che fanno parte della maggioranza. Al momento, infatti, le proposte di modifica del provvedimento avanzate dal governo riguardano per lo più la nomina di un Commissario per le Carceri, la realizzazione di nuovi penitenziari, l’indennità e il reclutamento di nuovo personale carcerario, dai dirigenti ai medici. È stato invece ritirato un emendamento dei relatori che prevedeva strutture a gestione mista, giudiziaria e sanitaria, per persone affette da disturbi mentali che hanno commesso reati, denominati Rems di primo livello. La proposta ha suscitato la reazione dell’opposizione che ha paventato il rischio di una riproposizione degli ospedali psichiatrici giudiziari, ma anche di alcune forze di maggioranza che, oltre a sembrare poco convinte circa la bontà della misura, hanno espresso perplessità di carattere finanziario.


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rso riavvolge il nastro e racconta: "Ero al massimo e i miei locali non avevano competitor, organizzavo feste ed eventi nei più prestigiosi Hotel Boscolo, Principe di Savoia”nel periodo estivo ero entrato nello staff del Billionaire; arrivato a quel punto anche se molto giovane ho deciso di fare qualcosa per la mia città, sono sempre stato attratto dalla politica, stimolato dai consensi che raccoglievo e dai miei risultati mi candido al consiglio di zona e ottengo numerose preferenze".
22 Apr 2025