Kamala Harris chiama Obama e i Clinton
Kamala Harris chiede aiuto a Barack Obama e ai coniugi Hillary e Bill Clinton. La vicepresidente, in predicato di correre alla Casa Bianca (se tutto andrà bene e sempre che non ci saranno altri sconquassi all’interno del Partito democratico) avrebbe, come prima cosa, telefonato ai big three dem. Lo rivela la Cnn che cita “una fonte informata”. Secondo cui Kamala Harris sarebbe rimasta al telefono per almeno dieci ore subito dopo l’annuncio, urbi et orbi, di Joe Biden sul suo forfait. Chiaramente, non ha passato tutto il tempo alla cornetta con i due ex presidente e l’ex segretaria di Stato sconfitta, quando toccò a lei correre per la presidenza Usa, proprio da Donald Trump.
Kamala Harris, oltre che con Obama e i Clinton, si sarebbe confrontata con diversi esponenti politici e istituzionali, a ogni livello, della galassia dem. Dalla selva di governatori, tra cui potrebbe pescare il vice della sua campagna elettorale (in pole, per i media mainstream c’è Josh Shapiro della Pennsylvania) fino ai comitati locali, congressisti, esponenti dei sindacati e delle organizzazioni per i diritti civili. Un lavoraccio che non finirà così presto. Kamala Harris deve ricucire un ambiente spezzato, disilluso e sconvolto. Tanto dall’agguato al rivale Donald Trump quanto dall’addio di Joe Biden alla corsa, per quanto richiesto a grandissima voce dai maggiorenti (e dai finanziatori più importanti) dell’area politica democratica. Harris punta con forza sulle minoranze, sulla forza delle comunità afroamericane e per i diritti delle donne. Ma i dem, al momento, sono allo sbando. E la stessa Kamala, che non ha vissuto un mandato vicepresidenziale particolarmente brillante, annaspa nei sondaggi. Un aiuto dai tre leader dem sarebbe una vera e propria manna dal cielo per la Harris. Ma pare che Barack, il più “decisivo” dei tre, sia un (bel po’) freddo nei suoi confronti.
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