Giornalista Andrea Joly aggredito: identificati due militanti di Casapound
Il giornalista de La Stampa, Andrea Joly, è stato aggredito a Torino fuori da un locale chiamato ‘Asso di Bastoni’, frequentato da militanti di estrema destra. Per l’aggressione la Digos ha identificato due sospetti autori del pestaggio: entrambi sono militanti di CasaPound. I duei rischiano una denuncia per lesioni personali aggravate dal fatto che il reato è stato commesso “per agevolare l’attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi” che promuovono “discriminazione o odio etnico, nazionale, razziale o religioso”.
Secondo le ultime ricostruzioni sull’accaduto, Andrea Joly stava passato davanti al locale durante una festa: lì davanti, alcune persone sono uscite e, dopo avergli chiesto chi fosse, gli hanno intimato di consegnare il telefonino, minacciandolo e colpendolo con calci mentre cercava di allontanarsi.
La versione del circolo ‘Asso di Bastoni’ afferma che il giornalista ha spintonato dei ragazzi, causando un battibecco, e che solo successivamente hanno appreso che si trattava di un giornalista. Sottolineano inoltre che il circolo ha sempre ospitato giornalisti senza problemi.
Diverse la versione del circolo ‘Asso di Bastoni’, secondo cui Joly stava facendo foto e video senza identificarsi come giornalista, spintonando alcuni ragazzi e creando un battibecco. La Digos ha avviato accertamenti sull’incidente. In un video pubblicato da La Stampa si vede Joly circondato e colpito da tre persone, con un quarto individuo che si avvicina e lo calcia mentre si sente un urlo dalla finestra che dice “lasciatelo”.
Intanto dal mondo della politica sono arrivate le prime reazioni e il sostegno al giornalista. A esprimere solidarietà la premier Giorgia Meloni, che ha condannato l’aggressione e ha chiesto al ministro Piantedosi aggiornamenti. Sempre dal governo, a condannare le violenze sono stati anche il presidente del Senato Ignazio La Russa e il vicepremier Antonio Tajani.
Dalle opposizioni, la segretaria del PD, Elly Schlein, ha manifestato solidarietà e preoccupazione per il clima di impunità, chiedendo interventi immediati contro le organizzazioni neofasciste. E Giuseppe Conte ha sottolineato la necessità di combattere l’odio e la violenza neofascista, esprimendo solidarietà a Joly e alla redazione de La Stampa.
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