Politica

Salvini rilancia su pensioni e flat tax e attacca su Toti: “Squallidi sit-in”

di Cristiana Flaminio -


Matteo Salvini rilancia sui temi legati a pensioni e flat tax. Intervistato a Radio Libertà, il vicepremier, ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, rivela che il governo è al lavoro “per alzare il tetto della flat tax, non solo per le partita Iva ma anche per i lavoratori dipendenti che hanno entrambi i redditi” e ha sottolineato che “stiamo lavorando sul tema delle pensioni, per agevolare chi non ce la fa più, e ha la schiena rotta, e il loro ritiro alla vita familiare”. Parole che potranno avere effetti sul governo e che, sicuramente, avranno fatto fischiare le orecchie al ministro all’Economia e Finanza, Giancarlo Giorgetti, che ormai da settimane si sgola a parlare di sostenibilità dei conti e di prudenza. Si vedrà a settembre, dopo l’estate, cosa deciderà il governo. Giorgetti, dal canto suo, sul tema delle pensioni era stato più possibilista di Salvini e, durante un question time, solo un paio di giorni fa, aveva messo in ordine le priorità del governo: “Il taglio del cuneo fiscale è la prima priorità che sarà assolutamente confermata. Non intendo metterla in discussione con una sorta di trade off con le spese per la difesa, che saranno gestite all’interno del quadro delle deroghe”.

Nel frattempo, oltre a parlare di pensioni e flat tax, Salvini ha trovato il tempo di spendere qualche parola sul governatore della Liguria Giovanni Toti e ha bollato come “squallidi” i sit-in annunciati dalle opposizioni di Pd e M5s: “Chi gode delle disgrazie altrui, chi usa la giustizia politicizzata per ribaltare voto non fa un buon servizio al Paese”. Per Salvini gli arresti domiciliari a Toti rappresentano “una scelta politica, è in corso un’attività politica e partitica al servizio dei partiti di sinistra. Spero e conto che né Giovanni Toti né il centro-destra si facciano intimidire perché sarebbe un precedente pericolosissimo. In base a un dubbio, a un sospetto, a pezzi di intercettazioni, si manda in carcere un sindaco, un idraulico, un governatore. In un Paese civile si è colpevoli dopo tre gradi di giudizio”.


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rso riavvolge il nastro e racconta: "Ero al massimo e i miei locali non avevano competitor, organizzavo feste ed eventi nei più prestigiosi Hotel Boscolo, Principe di Savoia”nel periodo estivo ero entrato nello staff del Billionaire; arrivato a quel punto anche se molto giovane ho deciso di fare qualcosa per la mia città, sono sempre stato attratto dalla politica, stimolato dai consensi che raccoglievo e dai miei risultati mi candido al consiglio di zona e ottengo numerose preferenze".
22 Apr 2025