Musica

Con “Le Parole” Yona fa il bilancio tra detto e non detto

di Sacha Lunatici -


Talentuoso, innovativo e appassionato, Yona è un artista emergente che sta rapidamente conquistando il pubblico con la sua musica. Il suo nuovo singolo, “Le Parole”, ha già suscitato grande interesse e apprezzamento per la profondità dei testi e l’originalità del sound. Yona (nome d’arte di Giovanni Spadaro, ndr) racconta a L’Identità cosa c’è dietro questo emozionante nuovo brano.
Yona, come nasce il brano “Le Parole”?
L’ispirazione è arrivata in un periodo della mia vita in cui riflettevo molto sull’importanza della comunicazione e su quanto le parole possano avere un impatto profondo sulle nostre vite. Era un momento di introspezione e di bilancio personale, in cui ho iniziato a notare quanto le parole, sia quelle dette che quelle taciute, influenzino le nostre relazioni e il nostro modo di vedere il mondo.
È una canzone che ha un ritornello molto accattivante. Qual è il processo creativo dietro la composizione di un ritornello che riesca a imprimersi così facilmente nella mente dell’ascoltatore?
Per “Le Parole”, ho seguito un processo che combina sia intuizione che tecnica. Prima di tutto, cerco sempre di trovare una melodia che sia semplice ma evocativa. Il ritornello per me rappresenta la parte cruciale di una canzone quindi deve essere qualcosa che, una volta ascoltato, rimane nella testa e può essere facilmente ricordato. Una volta trovata la melodia giusta, adatto il testo usando immagini evocative e frasi che abbiano un ritmo naturale e scorrevole. La ripetizione è un altro elemento chiave. Un buon ritornello si ripete abbastanza da diventare familiare senza diventare noioso.
L’attesa di conferme dal partner, fulcro centrale nel brano, può essere vista come una metafora per altre situazioni di incertezza nella vita. Come affronti l’attesa e l’incertezza non solo nelle relazioni?
L’attesa e l’incertezza sono parte integrante anche in molte altre situazioni come la carriera, i progetti personali e persino la salute. Personalmente, ho sviluppato alcune piccole strategie per gestire questi momenti di incertezza. Prima di tutto, cerco di mantenere una prospettiva positiva e fiduciosa, affrontando i problemi con la convinzione che si possano superare. Un’altra cosa che mi aiuta molto è concentrarmi su ciò che posso controllare: un approccio che mi dà un senso di empowerment e mi permette di fare progressi anche quando le circostanze esterne sono incerte. Inoltre, trovo sia utile avere delle valvole di sfogo creative. La musica, per esempio, è un modo fantastico per esprimere e elaborare le emozioni legate all’attesa e all’incertezza. Parlare con amici, familiari o un partner, inoltre, può fornire un grande conforto e spesso aiuta a vedere le cose da un’altra angolazione.
Una canzone del cuore che ti sarebbe piaciuto scrivere?
Sicuramente “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli. Questo brano è un capolavoro della musica italiana, capace di catturare l’essenza dell’amore e della bellezza in modo poetico e delicato. Ha una melodia incantevole e un’atmosfera intima che trasporta immediatamente l’ascoltatore in un luogo di pura emozione.


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