Attualità

Gelata Pil sulla Cina, si apre il plenum del Pcc

di Giovanni Vasso -


Il Dragone zoppica: l’epoca della Cina con la crescita del Pil a doppia cifra è sempre più distante. Gli ultimi dati riferiscono che l’economia cinese è salita “solo” del 4,7% nel secondo trimestre di quest’anno. In netto calo rispetto al già non troppo esaltante +5,3% messo a segno nei primi tre mesi di quest’anno. Non ha funzionato qualcosa. In particolare, sussurrano gli analisti, sembra che il fronte interno del mercato domestico sia sempre meno funzionale a un’economia che vorrebbe continuare a stupire il mondo. Le vendite sono calate al 2% rispetto al 3,7% di maggio. Gli investimenti, di conseguenza, scendono (dal 4% al 3,9%) mentre la disoccupazione resta stabile al 5% mentre la produzione industriale passa dal +5,6% al +5,3% di giugno. Insomma, l’economia cinese pian pianino sembra perdere quello slancio che pareva inarrestabile solo qualche anno fa.  Dietro ai numeri del Pil, c’è lo spettro della “saturazione” della Cina, l’autentico spauracchio che non fa dormire sonni tranquilli ai mandarini del Pcc. Se ne parlerà, e molto, di tutto ciò al plenum del Partito che è stato inaugurato ieri e che avrà al centro degli incontri, delle riunioni e dei confronti tra le diverse anime della classe dirigente cinese proprio i grandi temi economici. Che sono e restano dirimenti perché il grande progetto di fare della Cina una vera e propria superpotenza in grado di rivaleggiare con gli Usa e l’Occidente possano compiersi. Intanto, però, ci sono i numeri. Da leggere e interpretare. Per comprendere cosa sta succedendo. Se il Dragone ha iniziato a “saturarsi” o se invece si tratta di una semplice congiuntura, una seccatura più o meno momentanea. Al plenum del Pcc l’ardua sentenza.


Torna alle notizie in home