Itinerari d'identità

La Costa dei Saraceni, culla della filosofia italica

di Angela Arena -


Incastonata tra il fiume Nicà ed il fiume Tacina si estende uno dei litorali più selvaggi e storicamente più ricchi del Medio Ionio calabrese: la Costa dei Saraceni. Sebbene la toponomastica e le torri medievali di avvistamento evochino antiche leggende legate alle invasioni arabo-turche, questo spettacolare tratto costiero tra le province di Crotone e Cosenza è noto soprattutto per la presenza di uno tra i più grandi gioielli naturalistici d’Europa, come l’Area Marina Protetta di Isola Caporizzuto istituita nel 1991.

Insignito della bandiera blù e verde, questo meraviglioso specchio di 15000 ettari ospita numerose e rare specie marine di flora e fauna mediterranee tra cui molluschi, cernie, triglie ed il coloratissimo pesce pappagallo, ma anche uno dei simboli architettonici più fotografati dell’intera regione: la fortezza a pelo d’acqua “La Castella”, laddove si narra che avesse soggiornato anche Annibale. Eretta nel ‘400 su un isolotto di fronte alla costa la rocca aragonese, dove sono ancora visibili i segni dei numerosi assalti pirateschi, è accessibile tramite una sottile lingua di terra. Oltre al suo splendido mare la cui cromia spazia dal turchese al blu cobalto, sulla costa troviamo l’antica colonia greca di Krimisa, nome con cui tra il VII-VI secolo a.C. veniva identificata la cittadina fondata dall’eroe Filottete per celebrare la fine del suo lungo vagare. Lì sul promontorio di Punta Alice vi sono i resti del tempio di Apollo Aleo.

Sul mare, c’è anche Cirò Marina, tra le ‘Città del Vino calabresi’, rinomata per le sue prelibatezze enogastronomiche, vantando la produzione del pregiato vino Cirò DOC e delle Clementine di Calabria IGP, agrumi simbolo della regione.
Tappa imperdibile della Costa dei Saraceni, poi, è Crotone: la “Città di Pitagora”, in onore del matematico e filosofo che qui fondò la sua rinomata Scuola nel 530 a.C. Qui è possibile gustare la Sardella, celebre pietanza a base di bianchetti e peperoncini piccanti calabresi ma anche Nduja di Pesce o Caviale Calabrese. Dei suoi sfarzosi edifici e dei grandi santuari non rimane che la suggestiva colonna simbolo del Tempio di Hera Lacinia che svetta sul promontorio di Capo Colonna, nell’omonimo nell’omonimo Parco archeologico Nazionale: Kroton nell’VIII secolo fu tra le poleis più importanti della Magna Grecia, il cuore pulsante politico, religioso e culturale dell’intero Mediterraneo.


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