Politica

Periferie e degrado, Roccella: “In arrivo altri fondi”

di Cristiana Flaminio -


Periferie e aree degradate, arrivano i fondi. Ecco la prima tranche da 37,5 milioni per il bando. L’annuncio è arrivato dal ministro alla Famiglia, natalità e pari opportunità, Eugenia Roccella. Che ne ha parlato durante l’audizione in commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e stato di degrado delle città e loro periferie. L’esponente del governo ha dichiarato: “Sul bando per la riqualificazione delle aree degradate posso darvi una buona notizia. Dopo tanti anni di complicazioni siamo riusciti a recuperare le risorse per andare avanti con la sottoscrizione delle convenzioni con i Comuni e con il finanziamento dei progetti”. Roccella ha poi aggiunto: “Nelle scorse settimane siamo riusciti a ottenere la riassegnazione di una parte delle risorse che a causa delle lungaggini degli anni precedenti erano finite in economia”. Secondo il ministro: “Questo consentirà intanto di completare almeno una parte delle 80 istruttorie pendenti e quelle finanziate con fondi a valere sul fondo di sviluppo e coesione”.

L’iter potrebbe partire presto, anzi prestissimo. “C’è intanto una prima tranche di 37,5 milioni, che consentirà al Dipartimento per le pari opportunità di sottoscrivere nei prossimi giorni 25 convenzioni con altrettanti Comuni. Le prime convenzioni saranno sottoscritte questa settimana”, promette Roccella.

Ma questa non è che una parte dell’impegno del governo sul fronte delle periferie e della lotta per sottrarle al degrado. Il punto della situazione, secondo i numeri snocciolati proprio dal ministro Roccella, parla di “243 progetti che allo stato risultano finanziati, per un impegno complessivo di circa 368 milioni di euro, di cui 70 milioni a valere su risorse Fondo di sviluppo e coesione. Risultano, invece, ancora pendenti circa 80 istruttorie, riferite ad altrettanti progetti, con un fabbisogno stimato di circa 105 milioni di euro”. Ma non basta: “Questo fabbisogno potrebbe tuttavia risultare maggiore, tenuto conto delle criticità che riguardano una quota dei progetti finanziati con le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione. Alcuni Comuni, infatti, pur senza loro colpa, – ha precisato Roccella – non hanno rispettato i vincoli temporali stringenti previsti per l’utilizzo del Fondo (pubblicazione del bando per l’aggiudicazione dei lavori entro il 31 dicembre 2022). Questo potrebbe determinare l’esigenza, già soddisfatta per cinque Comuni nel 2023, di individuare una diversa fonte finanziaria”.

L’approccio del governo al tema, però, è anche di tipo culturale: “La vera differenza di approccio al sociale e ai diritti, tra destra e sinistra è il metodo – rivendica il ministro Eugenia Roccella -. Il nostro modello vuole restituire e casomai stimolare la vitalità e la libertà delle persone e delle comunità evitando i modelli totalizzanti che finiscono spesso per diventare troppo impositivi e quindi alla fine inadeguati”. E dunque: “Il nostro governo sul piano del metodo, crede molto nella sussidiarietà – ha aggiunto Roccella – e proprio questo metodo riguarda l’azione che possiamo fare nelle periferie e nelle condizioni di fragilità perché lo Stato ha il dovere da una parte di mostrarsi presente ma questa presenza non deve tradursi da una parte in dirigismo e dall’altra, è l’altro rischio, in l’assistenzialismo”. “Sussidiarietà per noi – ha precisato Roccella – significa creare le condizioni di contesto per la vita delle comunità sostenendo soprattutto le situazioni di fragilità e facilitando le persone nella nell’esercizio della libertà e nell’attivazione nella promozione anche delle proprie capacità”.


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