Attualità

Hot parade

di Redazione -


di Simone Donati

Sale: Roberto Baggio. E’ riapparso su un campo di calcio, l’ultimo avatara del football di una volta. Dopo aver subito una rapina in casa e dopo aver subito, con tutta Italia, l’onta di una Nazionale troppo brutta per essere vera. E’ riapparso, Roby. La gente, a Novara, s’è alzata in piedi per riempirlo di abbracci e gratitudine. Anche noi.

Stabile: Matteo Salvini. Bisogna che tutto cambi perché tutto resti com’è. Il gruppo dei brutti e cattivi dell’Europarlamento si rinnova. Addio Id, ora ci sono i Patrioti europei. Senza i puzzoni tedeschi di Afd e con gli spagnoli di Vox scippati insieme a Lega, Le Pen e sotto la guida di Orban. Salvini gongola: la sua natura è sempre uguale.

Scende: Jean Luc Mélenchon. Come si dice fesso in francese? Ecco. Piglia una barca di deputati, è il campione dell’arco costituzionale francese, ha salvato Parigi da Le Pen e i suoi barbari. Ma di andare al governo, per lui e i suoi seguaci non se ne parla manco per scherzo. Il pallino è sempre in mano al centro. Dopo De Mita, c’è Macron. Solo i fessi non mancano mai.


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