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L’identità di Cetara nella “Notte delle Lampare”

di Angela Arena -


All’ombra del monte Falerio sorge Cetara, uno dei borghi marinari più piccoli e pittoreschi della Costiera Amalfitana, il cui simbolo, la Torre Vicereale, rimanda alle incursioni saracene subite nel corso dei secoli dagli abitanti del luogo e in particolare dai Monaci Francescani, barbaramente trucidati. Non volendo convertirsi alla fede musulmana, i religiosi trovarono rifugio tra gli anfratti di una spiaggetta sottostante il torrione, dove però furono scovati e sgozzati dagli arabi. Da allora, secondo una leggenda, si odono lamenti provenire dallo splendido arenile, che fu teatro del tragico evento, di cui rimane traccia nella stessa denominazione: spiaggia del Lannio, del lamento. Nonostante la sua storia millenaria, protagonista assoluto di Cetara è il mare, il cui suono da sempre scandisce i ritmi quotidiani e la cui stessa toponomastica rievoca la pesca del tonno: il termine latino ‘Cetaria’ che significa tonnara, deriva probabilmente da quello greco Ketèia, che indica, a sua volta, una tonnara. Ancora oggi la sua flotta tonniera è fra le più consistenti in Italia e in Europa. E nonstante Cetara fu sede fino al 1934 di una tonnara fissa, solo dagli anni ’70 che acquisì notorietà anche per la pesca del tonno rosso del Mediterraneo, che attualmente esporta anche verso i mercati asiatici. La notorietà di questa gemma incastonata tra vigneti e agrumeti della ‘Divina’ si deve anche e soprattutto a una salsa pregiata, già descritta nei manuali gastronomici latini di Apicio e prodotta per la prima volta dai monaci cistercensi intorno alla seconda metà del XIII secolo: la colatura di alici. Assimilabile al garum degli antichi romani, questa prelibatezza presidio Slow Food, costituisce il piatto forte del Cenone di Natale, conservando anche nella preparazione l’antica tradizione consistente nell’asportazione della testa e delle interiora delle alici che si lasciano poi macerare sotto sale raccogliendone il prezioso liquido dal colore ambrato e dal profumo di mare. Come ogni anno, allo scopo di rievocare la tradizione dell’antica tecnica della pesca delle alici, il Comune di Cetara, in collaborazione con la Pro Loco, organizza l’evento ‘Notte delle Lampare’ che si terrà sabato 3 agosto, consentendo di assistere dai traghetti ad una speciale battuta di pesca alle alici al largo di Cetara, durante la quale saranno utilizzate le suggestive fonti luminose per attirare i banchi di alici. Le lampare verranno poi lasciate accese sullo skyline della baia di Cetara e sulla spiaggia sarà possibile assaggiare piatti a base di alici e pesce azzurro allietati da spettacoli di musica popolare.


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