Politica

Vox lascia Ecr e sceglie Orban, la Lega: “Monta il fronte anti-Ursula”

di Giovanni Vasso -

epa11401342 Vox's President Santiago Abascal says he values the European elections results at the party's headquarters in Madrid, Spain, 09 June 2024. The Popular Party won the elections in Spain with 34,2 percent of votes. EPA/JAVIER LIZON


A distanza di pochi giorni dalla costituzione del gruppo a Strasburgo, gli spagnoli di Vox strappano con Ecr e se ne vanno nel fronte dei Patrioti per l’Europa. La conferma, dopo le voci che si sono rincorse nelle ultime ore, è arrivata proprio dal sito ufficiale del partito guidato da Santiago Abascal, che ha conquistato 1,6 milioni di voti (ben 300mila in più rispetto all’ultima apparizione europea) ed ha eletto sei eurodeputati alle scorse elezioni.

L’alleanza è stata siglata a Madrid tra lo stesso Abascal e l’entourage del presidente ungherese Viktor Orban, eminenza grigia del nuovo progetto politico che ambisce ad organizzare un fronte parlamentare pan-europeo di protesta nei confronti dell’attuale guida di Bruxelles. Non è bastato offrire a Vox la vicepresidenza del gruppo che era stata offerta ad Hermann Tertsch. Per il partito guidato dal leader ultraconservatore iberico l’alleanza coi Patrioti europei rappresenta “un’opportunità storica” per chi, come Vox, “difende la sovranità delle nazioni, la sicurezza nelle strade, la prosperità economica e sociale, la famiglia e le vere radici d’Europa e d’Occidente”. Nessuna rottura con Giorgia Meloni. Almeno nelle intenzioni di Abascal e dei suoi per cui la premier italiana “rimane un’amica” a cui ha rinnovato l’amicizia.

Chi gongola per la scelta di Vox è la Lega. “L’adesione degli spagnoli di Vox è un segnale importantissimo: cresce il fronte del cambiamento in Europa, determinato a dire no alla Von der Leyen e ai socialisti”, scrivono in una nota da via Bellerio. Non senza quella che sembra una punta di polemica, nemmeno troppo velata, per chi sosterrà la corsa dell’attuale presidente della Commissione Ue al suo secondo mandato. Dal punto di vista della contabilità parlamentare, Vox “pesa” con sei deputati che lasciano il gruppo Ecr a 78 rappresentanti rispetto agli 84 di qualche giorno fa. Contestualmente, i Patrioti passano a trenta membri superando la soglia minima di 23 deputati. Tuttavia, manca un ulteriore tassello affinché il gruppo possa crearsi. Deve essere rappresentativo di almeno sei Paesi membri. Allo stato attuale, oltre agli spagnoli e agli ungheresi di Fidesz, i Patrioti contano sul Partito della libertà austriaco e sui cechi dell’Azione dei cittadini insoddisfatti.


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