Cresce la fronda anti Biden. Disney annuncia stop a finanziamenti
Avanza silenziosamente la fronda anti Joe Biden che conta sempre più deputati democratici, mentre Walt Disney annuncia lo stop dei finanziamenti. I tentativi di rassicurare partito ed elettori di cui si sono resi protagonisti sia lo staff della Casa Bianca che il presidente stesso non sembrano essere riusciti a sfatare i dubbi sulle condizioni di salute di Joe Biden e, quindi, sull’effettiva possibilità che possa reggere un secondo mandato. Monta dunque la sensazione che la prossima convention dei democratici possa rappresentare l’occasione per segnare un punto di svolta nella campagna elettorale con l’annuncio di un nuovo nome chiamato a concorrere contro Donald Trump che i sondaggi continuano a dare avanti di 5-6 punti percentuali. Se dopo l’incontro del presidente Usa con i governatori alla Casa Bianca si era tentato di far trapelare all’esterno un quadro rassicurante, l’obiettivo non è stato centrato, almeno sul fronte dei finanziatori della campagna elettorale. Più di uno sta infatti pensando di sfilarsi e qualcuno lo ha già fatto, come l’erede dell’impero della Walt Disney Company. “Ho intenzione di interrompere qualsiasi contributo al partito a meno che e finché non sostituiscano Biden. Questo è realismo, non mancanza di rispetto. Biden è un brav’uomo e ha servito il suo Paese in modo ammirevole, ma la posta in gioco è troppo alta”, ha detto alla Cnbc Abigail Disney, aggiungendo che “Se Biden non si ritira, i democratici perderanno. Di questo sono assolutamente certa. Le conseguenze della sconfitta saranno davvero terribili”. E la situazione rischia di complicarsi ulteriormente con altri supporter economici dei democratici che potrebbero a breve tirarsi indietro. Non a caso gli occhi sono puntati sui colossi della Silicon Valley, dove più di un finanziatore starebbe meditando di chiudere i rubinetti qualora non ci fosse un avvicendamento per la corsa alla Casa Bianca. Oltretutto, sempre in tema di fondi, il tempo stringe, perché le risorse già nelle casse del comitato elettorale democratico possono, al momento, essere utilizzate solo da Joe Biden e Kamala Harris. Se dunque il partito dovesse decidere di non puntare su nessuno dei due e di individuare un nuovo candidato occorrerà anche il tempo necessario disbrigare le pratiche per rendere i fondi utilizzabili dal nuovo sfidante di Trump.
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