Manette per 25 persone nell’agro pontino, tra cui il sindaco di Aprilia
Sono scattate le manette per 25 persone accusate di estorsione amministrazione e traffico di sostanze stupefacenti in provincia di Latina. L’ordinanza, eseguita dal Comando provinciale dei Carabinieri di Latina, è stata emessa dal gip di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia a carico di alcuni appartenenti ad un clan malavitoso di Aprilia nell’agro pontino. Le indagini, partite nel mese di marzo del 2018, hanno consentito di far emergere l’esistenza di “una associazione mafiosa operante nel territorio di Aprilia e comuni limitrofi avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, avente come finalità quella di commettere più delitti”. Poi questa mattina all’alba sono scattate le manette per gli indagati e numerose perquisizioni. Tra gli obiettivi dell’organizzazione quello di mettere le mani sugli appalti pubblici e addirittura, si legge nell’ordinanza a del Gip, di “ostacolare il libero esercizio del voto”. Il sodalizio gestiva un traffico di sostanze stupefacenti ed era dedito a tutta una lunga serie di attività illecite con i cui introiti provvedeva anche al sostentamento degli affiliati detenuti. La maxi operazione antimafia vede coinvolto anche il sindaco del comune di Aprilia, Lanfranco Principi, eletto a maggio dello scorso anno, anch’egli destinatario delle misure cautelari per reati contro la pubblica amministrazione e ostacolo al libero esercizio del voto.
Torna alle notizie in home