Cultura & Spettacolo

LA GRANDE BELLEZZA – Il Castello e i giardini che incantarono Sissi

di Alessandra Iannello -


Era il 1870, quando l’imperatrice Elisabetta d’Asburgo, chiamata dal popolo affettuosamente Sissi, scelse Castel Trauttmansdorff come sua residenza durante il soggiorno invernale a Merano. Nella città dell’allora South Tyrol, nota per la salubrità dell’aria e per il clima particolarmente favorevole, infatti, trovava sollievo la salute cagionevole dell’adorata figlia Marie Valerie.
La cosa che più colpisce chi arriva per la prima volta a Merano è quanto, questa città incastonata nelle montagne dell’Alto Adige, sia mediterranea. Il clima mite della città è dovuto alla posizione singolare, adagiata in una valle riparata a nord dalle cime più alte del Gruppo di Tessa, che raggiungono i 3.337 metri di quota, e aperta a sud in direzione di Bolzano. La sua pianta simbolo è la palma, la vite cresce rigogliosa e qui venivano mandati a curarsi i malati di affezioni polmonari. La paziente più famosa fu Marie Valerie, figlia dell’imperatrice Sissi, che trascorse lunghi periodi in questa città, dimorando a Castel Trauttmansdorff.

Proprio per accogliere Sissi venne eseguita l’ennesima ristrutturazione del castello. Infatti, il maniero risale al XIV secolo e divenne, nel 1543, di proprietà di Nikolaus von Trauttmansdorff, al quale per oltre due secoli si succedettero diverse proprietà, che però poco se ne curarono. A salvarlo dalla rovina fu Joseph von Trauttmansdorff della Stiria nel 1846, che lo fece ampliare, restaurandolo, fino alle dimensioni odierne, arricchendolo anche di elementi neogotici. Successivamente fu di proprietà del cavaliere imperiale Moritz von Leon che, si racconta, all’arrivo di Sissi si trasferiva in una villa vicina. In seguito, il barone tedesco von Deuster acquistò il maniero e ne fece ampliare l’ala orientale con un grande salone in stile neo-rococò. Dopo la Prima Guerra Mondiale Friedrich von Deuster venne espropriato e il castello diventò di proprietà dell’“Opera Nazionale per i Combattenti” mentre dopo il secondo conflitto mondiale fu affidato a diverse famiglie per utilizzo agricolo e cadde di nuovo in rovina. La sua rinascita iniziò quando diventò di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano, per poi affermarsi con l’apertura dei Giardini e l’inaugurazione del Touriseum, il Museo Provinciale del Turismo, che ripercorre 250 anni di storia del turismo dell’arco alpino. Inoltre, dal 2008, nelle stanze e nei salotti al secondo piano è allestito un percorso a ricordo dei soggiorni di Sissi.
Intorno al Castello ci sono i Giardini, una superficie di 12 ettari che digrada su un dislivello di 100 metri, dove la vista si apre su 80 ambienti botanici, sulle montagne circostanti e sulla città di Merano. I diversi sentieri che li attraversano portano alle 4 aree tematiche che ospitano piante provenienti da tutto il mondo.
Per un’esperienza suggestiva, fino a fine di agosto, è possibile partecipare a “Trauttmansdorff di Sera” una formula che permette di visitare in notturna il Touriseum e i Giardini per poi godere di un aperitivo con musica dal vivo al Café delle Palme vicino al Laghetto delle Ninfee e concludere con una cena al ristorante Schlossgarten.


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