Itinerari d'identità

TURISMO – A cavallo per il “Regio Tratturo”

di Angela Arena -


Itineriario a cavallo per il Regio Tratturo – Sebbene il nostro sia un Paese ampiamente bagnato dal mare, molti sono i turisti, oltre il 25%, che in questa torrida estate cercano refrigerio in montagna. Quello che vi proponiamo oggi è un intinerario poco conosciuto, ma non certo privo di fascino, al confine tra Campania e Molise: l’ Alta Valle del Tammaro.

Un percorso alla scoperta delle aree interne del Belpaese, caratterizzato da bassi rilievi orografici, campi di cereali, tabacco e viti, boschi di cerro e roverella laddove, i centri abitati ci riportano alla semplicità di un’economia basata sull’agricoltura.

Oltre alle testimonianze storiche di rilievo, a colpire sono le bellezze ambientali offerte dal tracciato, considerato come la naturale porta d’accesso al parco regionale del Matese e al parco del Taburno- Camposauro, laddove, il clima frizzante, spesso impietoso d’inverno, è invece generosamente rinfrancante durante la stagione calda. Il territorio, come suggerisce la toponomastica, è bagnato dall’omonimo fiume che nasce nella Piana di Sepino – centro molisano tra i borghi più belli d’Italia posto ai piedi del Matese – e che, dopo aver attraversato i Comuni sanniti di Campolattaro, Casalduni, Castelpagano, Circello, Colle Sannita, Fragneto L’Abate, Fragneto Monforte, Morcone, Reino, Santa Croce del Sannio e Sassinoro, sfocia dopo 67 km, nel fiume Calore.

In questa Valle incantata sorge una delle oasi protette più belle del Mezzogiorno, gestita in collaborazione con il WWF che, sfruttando le acque del fiume Tammaro, comprende un lago artificiale lungo cui si è stanziata una colonia di aironi e dove si sviluppano sentieri naturali attrezzati, capanni per l’osservazione della fauna e percorsi ciclabili: l’Oasi paesaggistica di Campolattaro. Anche la flora è lussureggiante nei boschi di Circello e Castelpagano dove imperano querce, lecci, cerri, pioppi e un sottobosco ricco di asparagi, funghi, fragole, more e bacche.

A incantare i visitatori è il laghetto naturale di Decorata a Colle Sannita, da cui nasce il torrente Reinello, tra i posti più caratteristici e salubri dell’intera provincia. Impossibile non respirare in questi luoghi le tracce del suo antico passato, ben conservati e riconducibili al Regio Tratturo Pescasseroli-Candela, che in età romana fu la Via Minucia e prima uno degli antichi calles sannitici. Qui, un gruppo dedito all’equitazione, ha eseguito una speciale mappatura dei territori attraversando a cavallo i comuni di Circello, Colle Sannita e Santa Croce del Sannio: l’intento è di incentivare il turismo dando vita ad un’ippovia, seguendo l’antico sentiero utilizzato per la transumanza.


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