Il delitto di Pescara: “Un grido di aiuto per Thomas e i nostri giovani”
La tragica morte di Thomas Luciani ci scuote profondamente e ci costringe a riflettere su questioni fondamentali riguardanti la nostra società e il benessere dei nostri giovani.
di Antonella Cortese, psicologa e criminologa
Thomas, abbandonato dalla madre sin da piccolo a causa di gravi problemi di tossicodipendenza e prostituzione, ha trovato amore e sostegno nella sua nonna Olga, che ha fatto tutto il possibile per tenerlo lontano dai guai. Nonostante l’impegno e l’amore di Olga, e nonostante le relazioni dei servizi sociali che descrivevano Thomas come un ragazzo pieno di potenzialità, il suo passato di dolore ha continuato a influenzare il suo presente.
L’anno scorso Thomas è stato arrestato per furto e inserito in un programma di messa alla prova presso una comunità educativa. Purtroppo, venerdì scorso, è scappato dalla comunità e ha raggiunto Pescara, dove ha incontrato i suoi assassini. Sembra che il delitto sia stato scatenato da un debito di droga di 240 euro, ma ancora molti dettagli restano da chiarire. I racconti agghiaccianti della brutale aggressione, con 25 coltellate e calci, sono una testimonianza della crudeltà che si può manifestare nei nostri giovani.
Come psicologa, mi chiedo: quali sono le radici di tanta violenza? Cosa possiamo fare per prevenire tali tragedie? È evidente che serve un intervento coordinato e profondo che coinvolga famiglie, scuole, servizi sociali e l’intera comunità. Dobbiamo fornire ai giovani spazi di ascolto, supporto emotivo e strumenti per affrontare il loro dolore e le loro difficoltà. È cruciale promuovere l’educazione all’empatia, alla gestione delle emozioni e alla risoluzione pacifica dei conflitti.
La storia di Thomas ci ricorda l’importanza di non lasciare indietro nessuno e di lavorare insieme per creare una società in cui ogni giovane possa sentirsi accolto, compreso e sostenuto. È una responsabilità collettiva che non possiamo ignorare. Giustizia per Thomas e sostegno a tutte le famiglie colpite dalla violenza.
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