Esteri

Il Vaticano esamina la proposta di pace russa

di Ernesto Ferrante -


Il Vaticano continua a muoversi per la pace. Gli Stati Uniti, al contrario, pensano ai limiti di utilizzo delle armi da guerra date a Zelensky. La proposta del presidente russo, Vladimir Putin, per una soluzione diplomatica della crisi in Ucraina è stata al centro del colloquio avvenuto sabato tra Papa Francesco e l’ambasciatore russo presso la Santa Sede, Ivan Soltanovsky. A renderlo noto è stato lo stesso rappresentante diplomatico russo. “Abbiamo discusso della questione ucraina, comprese le condizioni per una soluzione pacifica” poste di recente e “ho espresso gratitudine al pontefice per la sua posizione costantemente equilibrata”, ha fatto sapere l’ambasciatore, riferendosi alla proposta del leader russo che prevede, tra l’altro, il riconoscimento internazionale dei territori ucraini occupati dalla Russia (Crimea, Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia) oltre all’abolizione delle sanzioni anti-russe. Il diplomatico ha elogiato Bergoglio, evidenziandone la costante ricerca di una via negoziale, “comprendendo la complessità del conflitto internazionale”. Il Papa e Soltanovsky hanno anche rimarcato il “ruolo” dell’inviato del pontefice in Ucraina, il cardinale Matteo Zuppi, “nella risoluzione di tutta una serie di questioni umanitarie”. Ivan Soltanovsky ha infine detto “il Vaticano si rende conto dell’inutilità del processo di pace senza la partecipazione della Russia”, esprimendo la disponibilità a continuare un dialogo “regolare e confidenziale tra la Russia e la Santa Sede”. Gli Stati Uniti hanno concesso alle forze armate ucraine di colpire, con armi americane, fino a cento chilometri dentro il confine russo. Lo ha scritto il Washington Post citando funzionari ucraini a condizione di anonimato, facendo notare però che in quei cento chilometri non ci sono basi russe utilizzate per colpire obiettivi militari e civili all’interno dell’Ucraina. I militari ucraini ritengono insufficiente la rimozione dei limiti precedenti: “Né la portata, né la categoria delle armi” americane “sono sufficienti” contro Mosca, ha riferito un funzionario ucraino al WP, specificando, tuttavia, che “soprattutto in prima linea il nemico ha avvertito che possiamo colpire all’interno”.


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