Attualità

Multa di 6 milioni per DR: auto in Cina, pochi ricambi e assistenza

di Angelo Vitale -

Massimo Di Risio


Salata multa per DR che “spaccia” per italiane le automobili prodotte in Cina e non garantisce ricambi e post-vendita. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato per 6 milioni di euro DR Automobiles S.r.l. e la sua controllata DR Service & Parts S.r.l., per aver attuato due pratiche commerciali scorrette.

L’Antitrust ha accertato che DR Automobiles (fondata nel 2006 da Massimo Di Risio a Macchia d’Isernia, ndr), nell’ambito dei messaggi e delle comunicazioni commerciali diffusi almeno a partire dal dicembre 2021 attraverso vari canali, ha indicato l’Italia come origine e luogo di effettiva produzione delle autovetture commercializzate con i marchi DR ed EVO. Si tratta però di autoveicoli prodotti in Cina, salvo marginali interventi di rifinitura e di completamento. La pratica ingannevole è coincisa con un periodo di forte aumento delle vendite delle autovetture a marchio DR ed EVO sul mercato italiano.

L’istruttoria ha accertato, inoltre, che DR Service & Parts S.r.l. e la collegata Automobiles S.r.l., almeno a partire dal 2022, non hanno garantito un adeguato approvvigionamento dei pezzi di ricambio e neppure una corretta assistenza post-vendita, tramite la rete dei concessionari e/o delle officine autorizzate, cui – tra l’altro – non è stata fornita idonea formazione tecnica. Questa pratica può ostacolare l’esercizio dei diritti dei consumatori, compreso il diritto di ottenere la riparazione dell’automobile e un’adeguata assistenza post-vendita, anche nell’ambito della garanzia legale di conformità del prodotto acquistato.

L’Autorità ha deliberato che le due società, entro sessanta giorni dalla notifica del provvedimento, comunichino le iniziative intraprese per far cessare queste condotte illecite.

DR impugnerà il provvedimento. La sanzione dell’Antitrust contro DR Automobiles e’ “incredibile!”. Massimo Di Risio, fondatore del gruppo molisano, non nasconde la sua contrarietà in risposta alla decisione dell’Antitrust: “Contestiamo in toto il provvedimento dell’AGCM che ci accingiamo ad impugnare, fiduciosi di un totale ribaltamento. Di Risio tiene pure a sottolineare che “l’azienda è solida ed in grado di sostenere anche una eventuale, quanto improbabile, conferma della sanzione”. “Continuiamo a correre, così come siamo abituati a fare”, conclude.


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