Attualità

Hot parade

di Redazione -


di Simone Donati

Sale: Noam Chomsky. E’ americano, è stato ricoverato in Brasile ma certe cose trascendono le latitudini: gli abbiamo allungato la vita. Meno male. Del resto, lui che è la voce (critica) di ciò che resta della coscienza americana e occidentale resterà per sempre, è ciò che ci serve in questo tempo di piccoli uomini e grandi problemi. Daje Noam!

Stabile: Paolo Gentiloni. L’Ue ha appena aperto la procedura per deficit eccessivo all’Italia e lui se ne esce che è una sfida e che tornare all’austerità sarebbe un guaio. Più che commissario all’Economia, Fantasmino romanello trapiantato a Bruxelles. Si insediò con grandi proclami. Esce con piccole dichiarazioni. A che è servito tenerlo là?

Scende: Elly Schlein. Dio benedica l’autonomia differenziata. Se non altro, e a prescindere dalle convinzioni di ciascuno, per aver fatto riscoprire a queste opposizioni il valore dell’unità, del patriottismo e del tricolore. Elly pareva una sorella d’Italia, Boldrini e Bonelli più scalmanati degli ultrà azzurri a Dortmund. Eh già: il Signore agisce per vie misteriose.


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