Attualità

Hot parade

di Redazione -


di Simone Donati

Sale: Beppe Grillo. “Ha preso più voti Berlusconi da morto che Giuseppe Conte da vivo”. Lo scriveranno sulla sua tomba, quella (politica) dell’ex avvocato del Popolo, che fu tumulato in una notte fiorentina di inizio estate dall’Elevato, dal Padre severo ma giusto della rivoluzione delle Stelle già tramontata.

Stabile: Viktor Orban. Ma così però è troppo semplice. L’Ue se ne frega del voto, tanto l’europarlamento serve solo a votare la presidenza della Commissione. Ma così, con l’accordo surgelato Ppe-socialisti, è troppo. Troppo facile, persino per il babau magiaro, randellare su questa Bruxelles: “Pensano solo alle poltrone”.

Scende: Monica Bellucci. Per la rubrica Fenomeni Parastatali (ciao, Gialappa’s) ecco la bonona del cinema (in mancanza di prove) che si produce nell’intervista da diva. Le nonne “fatte di luce e arte divinatoria” (ciao, Wanna Marchi!), la fiducia “nell’intelligenza protettiva dell’uomo” sulla politica brutta-sporca-e-cattiva non a sinistra.


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