Economia

Imu, oggi la prima rata per 25 milioni di italiani: vale 11 miliardi di gettito

di Eleonora Ciaffoloni -

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Gli italiani sono chiamati oggi a versare la prima rata dell’IMU, corrispondente a metà dell’imposta complessiva, per un totale di circa 11 miliardi di euro. La scadenza è fissata per oggi, lunedì 17 giugno. L’IMU, che non si applica alla prima casa – a meno che non sia considerata di lusso -mu è dovuta per il possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. Devono effettuare il pagamento circa 25 milioni di persone tra proprietari, titolari di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sull’immobile; genitori assegnatari della casa familiare a seguito del provvedimento del giudice; concessionari di aree demaniali o locatari degli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

Il versamento dell’IMU deve essere effettuato in due rate annuali, ciascuna pari al 50% dell’imposta totale: la prima rata scade il 16 giugno (quest’anno il 17) e la seconda il 16 dicembre. Tuttavia, è possibile pagare l’intera somma in un’unica soluzione entro la scadenza della prima rata. L’imposta può essere pagata tramite il modello F24 o con il bollettino disponibile presso gli uffici postali italiani, con l’accortezza che, in questo caso, il pagamento deve essere effettuato distintamente per ogni Comune dove sono situati gli immobili.

L’IMU è applicata nella maggior parte dei Comuni italiani, con l’eccezione del Friuli Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e Bolzano, dove si applicano rispettivamente l’Imis e l’Imi, anch’esse pagabili con l’F24. Secondo un’analisi della UIL, il tributo quest’anno costerà in media 1.022 euro a proprietario, di cui 511 euro per l’acconto di oggi. Le aliquote variano: 0,5% per le prime case di lusso, 0,86% per altri immobili inclusi i terreni fabbricabili, 0,86% per gli immobili ad uso produttivo (categoria D), 0,76% per i terreni agricoli, 0,1% per i fabbricati rurali ad uso strumentale e 0,1% per i fabbricati merce non locati. I Comuni possono modificare queste aliquote, aumentandole o diminuendole, talvolta fino all’azzeramento.

Tra le agevolazioni previste rientrano le unità immobiliari concesse in comodato d’uso gratuito ai parenti in linea retta entro il primo grado e gli immobili di pensionati italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE. Non è prevista l’imposta per gli immobili occupati abusivamente, mentre è ancora applicata, anche se con base imponibile ridotta alla metà, per quelli inagibili e inabitabili. Confedilizia sottolinea che eliminare l’imposta su questi immobili costerebbe poco più di 50 milioni di euro.

Dal 2012, anno in cui l’IMU è stata istituita con la manovra Monti, il gettito dell’imposta ha raggiunto quasi 300 miliardi di euro, secondo i calcoli dell’associazione dei proprietari. Le esenzioni fiscali per i Comuni colpiti dai terremoti del 2012 in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto e del 2016 nel Centro Italia sono state prorogate di un anno.


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