Attualità

 Commercio come fattore di integrazione e valorizzazione delle risorse locali

di Nicola Santini -


 FABIANA ROMANUTTI

Un nome ricco di suggestioni per il nuovo Distretto del Commercio Friuli Orientale che ha scelto di definirsi come Distretto delle Meraviglie. Un’area che comprende quarantatremila abitanti e oltre cinquemila imprese, mille negozi medi e piccoli. Un territorio che vanta cantine, vigneti, imprese agricole, oltre trecento attività di alloggio e ristorazione e ventitre ville storiche edificate tra il XVI e il XIX secolo.

 Il Distretto delle Meraviglie è nato dalla sottoscrizione di un accordo di partenariato  fra 12 Comuni dell’area (Buttrio, Chiopris-Viscone. Corno di Rosazzo, Manzano, Moimacco, Pavia di Udine, Pradamano, Premariacco, Prepotto, Remanzacco, San Giovanni al Natisone e Trivignano Udinese), la Camera di Commercio Pordenone-Udine, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato Udine e Banca 360FVG. Sostegno finanziario della Regione Friuli Venezia Giulia per attività da realizzare entro il biennio. È infatti l’Assessorato regionale alle attività produttive e turismo che promuove lo sviluppo dei Distretti, strumenti tramite i quali, in un definito ambito territoriale, imprese, corpi intermedi e soggetti pubblici puntano sul commercio come fattore di integrazione e valorizzazione delle risorse locali per accrescerne l’attrattività, rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività delle sue polarità commerciali.  Viva soddisfazione di Beppino Govetto, sindaco del comune capofila di Pavia di Udine, di Giannola Nonino in rappresentanza delle eccellenze produttive del territorio e del manager di Distretto Edi Sommariva.

«Un’area dalle mille peculiarità», spiega Sommariva «che abbiamo voluto definire Distretto delle meraviglie – ambientali, storiche, culturali ed enogastronomiche –  che si accompagnano a una qualità imprenditoriale ricca di potenzialità. Il Distretto è lo strumento ideale che, con un lavoro di rete e proiezione innovativa, aiuta tutte queste meraviglie a crescere e a essere valorizzate».  Alla base c’è il concetto di ‘essere squadra’, facendo rete tra tutte le componenti. Un ‘ecosistema di business’, dove imprenditori, commercianti e innovatori collaborano e sviluppano idee, per fornire nuove motivazioni di visita, fruizione, conoscenza e di acquisto sia per i residenti sia per chi vive nel resto della regione e nei vicini territori austriaco e sloveno, nonché per i vacanzieri italiani e stranieri che in numero crescente decidono di trascorrere una vacanza in Friuli Venezia Giulia.

Le attività fondamentali del Distretto mirano alla promozione del commercio locale, che sfrutti al meglio tutte le opportunità che le più recenti tecnologie in rete possono offrire. Invece di un portale digitale, ennesimo silos informatico da riempire di contenuti con i noti limiti di visibilità effettiva sul mercato, «abbiamo pensato – spiega Sommariva – di affiancare all’ecosistema di business un ‘ecosistema digitale’, composto dagli strumenti digitali dei partner e delle imprese aderenti al Distretto. In tal modo si potrà disporre di big data sui quali stiamo già sperimentando con il supporto dell’intelligenza artificiale, per fornire alle imprese feedback reali sui comportamenti della domanda».

Gli eventi in programma saranno appuntamenti esperienziali, che invitino i partecipanti a essere coinvolti da protagonisti nell’esperienza stessa. Le prime tematiche punteranno su enogastronomia (In viaggio tra sapori e cultura) e la moda-acconciatura (eleganza senza tempo in passerella).


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