LA VALIGIA SUL LETTO – Staycation Capitale: mangiare e dormire da re
Ci sono dei luoghi dove ha senso andare anche per gustare quel mix di letto-cibo-letto senza sentire il bisogno di fare altro. Alberghi, che per charme e capacità di far sentire gli ospiti coccolati dal primo all’ultimo istante, rendono quasi superfluo lo spostarsi.
Il trend di vivere gli hotel anche se non si soggiorna all’interno, ha preso piede anche nel nostro Paese e Roma è stata la capofila. Con le terrazze ampie e gli skyline che sanno di storia, ogni capitolo nuovo di hotellerie e ristorazione in tandem è un’esperienza che merita essere vissuta. La valigia sul letto si ferma così alla corte di Daniele Marzella, Executive Chef del gruppo MChef che porta sul Rooftop “Le Terrazze al Colosseo Restaurant & Lounge Bar” dell’Hotel Capo D’Africa – storico albergo romano posto tra i silenziosi vicoli densi di storia del Rione Celio – la sua “cucina fresca, mediterranea, moderna e tecnologica”.
Un’idea di cucina libera e netta al contempo, voluta per accogliere una clientela variegata, capitolina e internazionale, pensata raccontare il territorio in modo fedele ma che, arricchita da tecnica, innovazione tecnologica e creatività, riesce a portare in tavola, e con lo stesso piglio, sia grandi classici, sia convincenti variazioni sul tema del sapore e della valorizzazione della materia prima.
“Il mondo della cucina è ampio, fatto di amore, emozioni e creatività ma il tutto deve essere accompagnato da una precisa conoscenza dei sistemi di cottura, delle materie prime e delle tecniche di lavorazione delle stesse” – racconta lo Chef Daniele Marzella – “la fame di scoprire, la curiosità, la riverenza per la cucina e la sete di conoscenza e tecnica, mi hanno spinto nell’approfondire lo studio della cucina mediterranea”.
Il Menu in carica è infatti una summa di piatti storici della struttura, omaggi alla tradizione romana e piatti creativi, tutti pensati sotto l’egida di una cucina identitaria e confortevole, nella costruzione di una linea di sapori autentici, mediterranei e contemporanei.
È per questo che la carta inizia con una sezione dedicata ai “Piatti della tradizione romana” – dove compaiono gli immancabili Cacio e Pepe, Carbonara, Amatriciana, Gricia e Saltimbocca alla romana – per poi passare alla sezione di proposte d’ impronta mediterranea e tecnologia al servizio dei gusto e del sano nutrimento, che annovera pietanze realizzate con ingredienti di selezione come la pasta di grano Senatore Cappelli, il pescato delle coste italiane, ortaggi e verdure di stagione, formaggi del territorio laziale, tagli di carni pregiate ed eccellenze italiane. Ne sono un chiaro esempio tra gli antipasti la “Parmigiana di Melanzana laccata con aceto balsamico di Modena, coulis di pomodoro, spuma di parmigiano stravecchio”; il “Girello di vitello rosé cotto a 52°, pesto di pistacchio, caprino con perlage di tartufo nero”; il “Carpaccio di ombrina con punte di asparagi, gel al mandarino e sale al nero”. Tra i primi le “Linguine con Vongole, Lupini, Friggitelli e Bottarga di Muggine”; il “Risotto Colosseo (piatto storico della struttura) con Zabaione allo Zafferano, Polvere di carbone, ristretto di stinco e gocce di Pecorino” e i “Paccheri ai tre pomodori con polvere di capperi burrata d’Andria e mandorle tostate”.
“Il Risotto Colosseo unisce idealmente e cromaticamente Roma e Milano, lì dove il riso scuro colorato dalla polvere di carbone rappresenta la notte e il giallo le tonalità calde della sera, i lampioni che si accendono. La preparazione attinge in parte alla tradizione milanese che ho scomposto realizzando uno zabaione allo zafferano e sostituendo il midollo con un fondo bruno realizzato con lo stinco di manzo; mentre le gocce di Pecorino sono un’immancabile citazione alla tradizione romana a tavola”, racconta lo Chef Daniele Marzella.
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